I primi sette dei cosiddetti "zadisti" a essere processati a Nyon per l'occupazione della collina di Mormont, dall'ottobre del 2020 al marzo del 2021, sono stati ritenuti non colpevoli lunedì della maggior parte delle accuse. Cinque sono stati condannati solo a pene pecuniarie sospese di una decina di aliquote giornaliere, per aver impedito l'esecuzione di un atto ufficiale.
Gli attivisti si opponevano all'ampliamento di una cava della Holcim, ancora oggetto di ricorso al Tribunale federale. Si erano accampati fino all'intervento della polizia, che aveva proceduto allo sgombero il 29 marzo. Il colosso del cemento ha ritirato la sua denuncia, l'accusa di violazione di domicilio è quindi caduta.
Ambientalisti scacciati da Mormont
La procura - nei suoi decreti di accusa che erano stati contestati dagli imputati - aveva chiesto pene detentive di due mesi e nei confronti di uno di essi una condanna a sei mesi di carcere da scontare. Sulla base di tracce di DNA in un guanto, era accusato di aver lanciato proiettili contro gli agenti. È però emerso che quel giorno non si trovava nemmeno a Mormont ed è quindi stato assolto.