Palazzo Federale

Mozioni, i parlamentari “superattivi” non sempre hanno successo

L’analisi di questi atti parlamentari inoltrati sotto la cupola di Palazzo federale: chi ne ha presentati di più e quanti sono stati accolti

  • 24 settembre, 05:57
  • 24 settembre, 12:06
  • ELEZIONI FEDERALI
  • INFO
mozioni-keyframe.jpg
  • keystone/RSI
Di: SRF Data/Adattamento: ludoC

Diversi politici sono molto attivi sotto la cupola di Palazzo federale nel presentare mozioni*, ma spesso questo grado di attivismo non va di pari passo col successo degli atti parlamentari.

I colleghi di SRF Data hanno elaborato una statistica su questo tema, dalla quale emerge come la consigliera nazionale dei Verdi Meret Schneider (Zurigo) in questa legislatura abbia presentato ben 45 mozioni in quattro anni, circa una al mese. “Me la cavo bene ma non ne vado particolarmente fiera”, ammette però la diretta interessata. Infatti, i suoi atti – che perlopiù chiedono nuove regole in materia alimentare, in particolare per l’importazione di alcune derrate – non hanno quasi mai successo.

Finora, infatti, solo due delle sue mozioni sono state accolte dai due rami del Parlamento.

Un tasso molto basso, dovuto anche al fatto che Schneider propone sempre mozioni estremamente profilate, che non sono in grado di ottenere maggioranze trasversali in Parlamento.  Ma per Schneider non è sempre una questione di numeri: le sue mozioni, spiega, spesso hanno l’intento di attirare l’attenzione su un determinato argomento.

Nella parte alta della classifica dei parlamentari più attivi in termini di mozioni figurano anche due ticinesi: il consigliere agli Stati Marco Chiesa (UDC) e il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, al secondo e terzo posto, con rispettivamente 31 e 26 mozioni presentate.

Una prolificità che non ha però garantito loro grandi successi: finora nessuna delle loro mozioni è stata definitivamente accolta.

Lorenzo Quadri, a questo proposito, sottolinea alla RSI che “alcune mozioni sono state accettate dal Nazionale ma poi respinte dagli Stati”. Stando al deputato leghista, inoltre, “presentare delle proposte concrete è parte integrante dell’attività politica.”

Con il tempo posizioni minoritarie possono trovare consenso

Lorenzo Quadri ,Consigliere nazionale (Lega)

“Se le mie mozioni faticano a trovare una maggioranza - prosegue il deputato leghista - è perché sollevano in genere temi controversi, o che toccano gli interessi di qualche lobby (ad esempio degli assicuratori malattia). Ma anche questi argomenti hanno rilevanza per i cittadini e meritano di venire discussi. Non è poi detto che, col tempo, posizioni inizialmente minoritarie possano riscuotere un consenso più ampio. Da qualche parte bisogna cominciare”.

Altri hanno più successo

Lo zurighese Andri Silberschmidt del PLR ha chiaramente più successo. Ha presentato otto mozioni, sei delle quali sono state approvate. “Cerco di occuparmi di questioni che devono essere realmente risolte e che non sono solo buone per un titolo di giornale”, spiega il deputato. “È importante identificare tempestivamente maggioranze. L’obiettivo non deve essere quello di presentare proposte che non hanno alcuna possibilità di successo”.

Non serve presentare proposte senza possibilità di successo

Andri Silberschmid ,Consigliere nazionale

Presentare decine di proposte senza successo non farebbe altro che tenere occupata l’amministrazione, sostiene il consigliere nazionale. “Mi piace ciò che è fattibile”, afferma. Silberschmidt, inoltre, ha un altro vantaggio: i partiti politici come i Verdi, il PS o l’UDC sono molto attivi. Ma le loro proposte hanno generalmente più difficoltà a essere accettate rispetto a quelle del PLR e dei partiti di centro.

Mozioni, i parlamentari “esperti” ne fanno a meno

Sono 21 i parlamentari che non hanno ancora presentato una mozione nell’attuale legislatura. Tra questi ci sono pesi massimi della politica come il consigliere nazionale sangallese Markus Ritter dell’Alleanza di Centro, il quale siede a Berna dal 2011.

Il presidente dell’Unione svizzera dei contadini è considerato uno dei politici più influenti del Parlamento federale; lui vede spesso nelle mozioni un cane che abbaia ma non morde.

“Come singolo parlamentare, non presento mai una mozione, ci vuole troppo tempo”, spiega Ritter. Lui preferisce cercare maggioranze nelle commissioni. “È più probabile che questo porti al successo e, soprattutto, è più veloce”.

In generale, le mozioni possono essere usate per far discutere su un determinato tema e possono essere cavalcate durante le campagne elettorali, ma rappresentano solo una piccola parte del lavoro parlamentare.

L’analisi dei dati

Per l’elaborazione dei dati, SRF Data ha incluso tutte le mozioni dell’attuale legislatura presentate fino alla sessione estiva inclusa. In totale sono state prese in considerazione 1’653 mozioni. Il numero di mozioni è aumentato ulteriormente in questa legislatura, mentre il numero di mozioni accolte è rimasto stabile. 

L’articolo originale è stato pubblicato sul sito di SRF

*Dal sito del Parlamento: La mozione incarica il Consiglio federale di presentare un disegno di atto legislativo dell’Assemblea federale o di prendere un provvedimento. La mozione è inammissibile se si intende influire su una decisione amministrativa o una decisione su ricorso da prendere in una procedura disciplinata dalla legge.

Zero astensioni

Confronto in vista delle elezioni federali del 22 ottobre

  • 17.09.2023
  • 17:20

Correlati

Ti potrebbe interessare