Svizzera

Nazionale, il cyberbullismo va esplicitamente punito

La Camera del Popolo respinge l’archiviazione di un’iniziativa che puntava a inserire tale reato nel Codice penale

  • Un'ora fa
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Il Nazionale punta a inserire il cyberbullismo nel Codice penale
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Radiogiornale delle 12.30 del 19.12.2025: Il servizio di Alessio Veronelli sul cyberbullismo

RSI Info 19.12.2025, 12:30

  • archivio ©Ti-Press
Di: ATS/EnCa 

Il cyberbullismo deve essere inserito nel Codice penale. Contro il parere della sua commissione, oggi, venerdì, il Consiglio nazionale ha respinto - con 117 voti contro 68 e 9 astenuti - l’archiviazione di un’iniziativa parlamentare socialista in tal senso.

Nella sua iniziativa, accolta da entrambe le Camere, la consigliera nazionale Gabriela Suter (PS/AG) desidera rendere punibili gli atti ripetuti volti a insultare, minacciare, ridicolizzare o molestare una persona. Chiede un inasprimento della pena se l’autore rende pubblica - tramite i canali di comunicazione digitali, quali ad esempio e-mail, siti web, forum, chat, social media e simili - la denigrazione.

La scorsa estate, la Commissione degli affari giuridici del Nazionale aveva deciso di rinunciare a questo progetto. Secondo la maggioranza commissionale, non è necessario introdurre una nuova norma, poiché il diritto vigente copre già in modo esaustivo il cyberbullismo.

Ma tale argomentazione non ha convinto il plenum che oggi, venerdì, ha deciso di prorogare di due anni il termine per trattare l’iniziativa. Il Parlamento si era già pronunciato a favore della creazione di un reato penale contro lo stalking durante la sessione estiva con gli stessi argomenti.

Un nuovo reato penale consentirebbe di rendere giustizia alla natura del cyberbullismo, ha sostenuto con successo Benoît Gaillard (PS/VD) a nome della minoranza della commissione. A suo avviso, è infatti determinante il moltiplicarsi di atti individuali che, presi singolarmente, non raggiungono la soglia di punibilità.

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