Il traffico regionale viaggiatori deve ricevere 3,365 miliardi di franchi per il periodo 2026-2028, e non 3,525 come chiesto dal Consiglio degli Stati. Il Consiglio nazionale è stato meno generoso approvando mercoledì - con 118 voti contro 7 (un astenuto) - il relativo credito.
L’offerta di treni e autobus regionali (non sono compresi quelli a lunga percorrenza, né i trasporti urbani) e singoli collegamenti con impianti a fune e battelli, vengono utilizzato da circa 2,5 milioni di persone al giorno. I circa tre miliardi e mezzo di franchi servono per indennizzare i costi d’esercizio, l’ampliamento dell’offerta, gli investimenti in veicoli elettrici, la manutenzione e l’innovazione nel settore. I ricavi da biglietti e abbonamenti infatti attualmente coprono solo circa la metà dei costi; Confederazione e Cantoni si fanno quindi carico del restante.
Nel suo messaggio, il Governo aveva chiesto per l’appunto 3,365 miliardi, importo in linea con il pacchetto di sgravio delle finanze federali. Gli Stati avevano però aumentato tale somma di 160 milioni temendo tagli all’offerta. La maggioranza della Commissione dei trasporti del Nazionale sosteneva tale incremento: “la proposta del Consiglio federale, pur superiore al credito precedente, resta circa il 9% al di sotto dei bisogni emersi durante la Consultazione”, ha affermato la relatrice Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE). La maggioranza, tuttavia, ha privilegiato la fedeltà alla linea del risparmio, con 97 voti contro 94 e 5 astenuti. Il dossier torna alla Camera dei cantoni.
Notiziario 11.00 del 03.12.2025








