Svizzera

Neve scarsa, Coppa del Mondo di sci posticipata?

Inchiesta di Falò: la Federazione sta pensando a un avvio di stagione più tardivo a partire dall’anno prossimo

  • 25.02.2023, 08:20
  • 20.11.2024, 11:53
Sölden 2022

Scenario desolato a Sölden

  • Keystone
Di: Francesca Motta / redMM 

Per ammirare le gare di Coppa del Mondo di sci alpino, dall’anno prossimo si potrebbe dover aspettare qualche settimana in più. Lo sostiene il segretario generale della FIS (Federazione internazionale di sci e snowboard) Michel Vion, di fronte al fatto che le competizioni di inizio stagione sono sempre più minacciate dalla mancanza di neve. È quanto emerge da un'inchiesta di Falò.

“Già a partire dal prossimo anno, stiamo pensando di spostare di una o due settimane l’apertura della Coppa del Mondo, e di concludere una o due settimane più tardi. Non cambierà tantissimo, ma può migliorare un po' le cose”, afferma Vion. L’eventuale spostamento si rende necessario perché ottobre, novembre e dicembre sono i mesi più critici, tant’è vero che quest’anno sono state annullate 7 competizioni di inizio stagione: il gigante femminile di Sölden, le discese a Zermatt/Cervinia e i paralleli a Lech/Zürs. In questi casi la neve naturale era scarsa, assente o troppo bagnata, e non è stato possibile produrre sufficiente neve programmata a causa di temperature eccessivamente miti.

L’obiettivo della FIS è riuscire a mantenere tutti gli appuntamenti: “Il numero delle competizioni deve restare tale, perché ci sono anche degli interessi economici, televisivi, c’è un calendario allestito”, prosegue Vion. La FIS organizza ogni anno circa 7'000 competizioni sulla neve, di cui circa 4'000 di sci alpino, dalla Coppa del mondo alle competizioni giovanili. Queste ultime preoccupano la FIS in modo particolare, perché ne va dei futuri campioni dello sci.

“Ciò che ci farà affrontare i problemi più gravi, è la realizzazione delle competizioni e la preparazione delle piste d’allenamento per i giovani. Per fortuna ci sono tante piccole stazioni che si danno da fare in questo senso, ma è più complicato rispetto alla Coppa del Mondo, principalmente perché non ci sono ritorni finanziari. Per cui, quando si tratta di operare delle scelte, le stazioni molto spesso -ed è comprensibile- fanno la scelta di innevare delle piste per i turisti, ossia per coloro che pagano le giornaliere. E si può ben immaginare che a volte ciò avviene a detrimento dei giovani e delle piste da competizione”, osserva Vion.

1:23:10

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Falò 23.02.2023, 21:25

  • RSI
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