I disagi per chi deve viaggiare a nord della Svizzera sono ancora molti e, secondo quanto comunica FFS sul proprio sito, non è definibile il tempo per tornare alla normalità.
Tutto ha avuto inizio con lo strappo di una linea elettrica nei pressi della stazione di Berna, causato dall'IC61 in arrivo da Basilea, incidente che è riuscito a bloccare il traffico est-ovest attraverso la Svizzera con serie ripercussioni sul rientro dei pendolari nelle proprie case nella serata di venerdì.
Dopo l'incidente ai cavi, due treni sono rimasti bloccati: un IC della Deutsche Bahn e una S-Bahn delle FFS, che sarebbe dovuta andare a Thun. I 300-400 passeggeri sono stati evacuati senza problemi. Thomas Bettler, responsabile dell'intervento delle FFS, ha dichiarato che la sicurezza è stata la priorità assoluta. Le linee sono state chiuse e e i viaggiatori sono stati trasportati da treni antincendio e di soccorso provenienti da Berna e Bienne. I passeggeri hanno poi continuato il viaggio con bus navetta.
Chiaramente i convogli sulle linee principali sono stati costretti a tornare indietro. I passeggeri che viaggiano da ovest a est hanno dovuto prendere la linea ai piedi del Giura per Berna, passando da Neuchâtel. Il collegamento con l'Oberland bernese è avvenuto tramite la linea Zollikofen-Ostermundigen, che non si ferma a Berna.
In mattinata circa la metà dei treni tra Berna e Zurigo sono stati cancellati. La tratta tra Berna e Wankdorf è un passaggio obbligato per tutti i treni provenienti dalla Svizzera tedesca e diretti a Berna.
Le FFS nel pomeriggio hanno così esaminato due possibili soluzioni per ovviare al traffico ferroviario che risulta ancora bloccato: cercare di liberare uno o due binari in modo che alcuni treni possano circolare, oppure prendersi il tempo di riparare la linea strappata prima di consentire la normale ripresa del traffico.