Il Consiglio federale, preso atto che negli ultimi due anni il trasferimento del traffico merci attraverso le Alpi dalla strada alla ferrovia “si è arrestato”, intende porvi rimedio impegnandosi a sostegno di tratte d’accesso moderne (e ampliate di conseguenza) alle gallerie di base dell’Alptransit.
Per rilanciare il passaggio transalpino degli autocarri sui vagoni e non sull’asfalto, il Governo prevede ulteriori misure tese a ridurre il calo dell’utilizzo della “strada viaggiante”. Secondo quanto riferisce il Consiglio federale in un comunicato mercoledì, a cinque anni dall’entrata in servizio, il potenziale di Alptransit con le gallerie di base attraverso il San Gottardo, il Lötschberg e il Ceneri non è ancora sfruttato al meglio.
Alla fine del 2024 la quota della ferrovia nel traffico merci transalpino si è attestata al 70,3%, la quantità di merci trasportate tramite il traffico ferroviario transalpino è diminuita del 9,3% tra il 2022 e il 2024 e per l’anno in corso si prevede un ulteriore calo. Nel 2024, con 960’000 spostamenti transalpini di autotreni, l’obiettivo di trasferimento del traffico è stato sforato di nuovo.
Secondo il Governo il trasferimento attualmente è bloccato soprattutto dal lento avanzamento dell’ammodernamento delle tratte di accesso settentrionali ad Alptransit. Al momento, spiegano a Berna, “l’infrastruttura rende impossibile un esercizio affidabile e non soddisfa ancora i requisiti per un trasporto di merci su rotaia efficiente”.
È d’altronde vero che nelle regioni dove le tratte sono ammodernate, i numerosi cantieri e la mancanza di capacità sulle tratte alternative riducono la qualità e la produttività del traffico merci ferroviario. Su tali basi, la Confederazione promuoverà pure nei prossimi anni “un rapido ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria dei Paesi limitrofi” e di riflesso “si attiverà inoltre per un coordinamento efficace dei lavori di costruzione a livello internazionale affinché sia disponibile un numero sufficiente di opzioni di deviazione efficienti per il trasporto di merci su rotaia.
Ne è un esempio il fatto che entro il 2028 la tratta in territorio germanico Stoccarda–Singen e il suo prolungamento in Svizzera Sciaffusa–Oerlikon–Othmarsingen saranno potenziati nell’ottica di decongestionare la tratta tedesca della Valle del Reno e svolgere il ruolo di percorso alternativo.
Notiziario 14.00 del 19.11.2025






