Svizzera

Più assistenza alle persone affette da demenza senile

Nei prossimi 25 anni, i casi cresceranno del 75% in Svizzera a causa dell’invecchiamento della popolazione - Il Consiglio federale ritiene necessari miglioramenti

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Di: ATS/Gi.Lo 

La popolazione svizzera sta invecchiando, di conseguenza si prevede un aumento dei casi di demenza senile del 75% nei prossimi 25 anni, passando dagli attuali 161’000 a circa 285’700. Il Consiglio federale evidenzia, in un rapporto approvato oggi, la necessità di operare dei miglioramenti in diverse aree.

Il documento, chiamato “Assistenza alle persone affette da demenza. Migliorare il finanziamento” e che risponde a un postulato del Parlamento, raccomanda in primo luogo a ospedali e case di cura di ottimizzare gli strumenti di valutazione dei bisogni di cura. Ciò dovrà essere fatto in collaborazione con assicuratori e Cantoni, in modo da precisare meglio le risorse impiegate.

Si rileva inoltre una grande frammentazione delle fonti di finanziamento delle prestazioni di cura (assegno per grandi invalidi, prestazioni complementari, organizzazioni Spitex, centri diurni, ecc.). Ciò complica l’accesso alle informazioni e alle prestazioni da parte delle persone interessate.

Viene pure chiesto di riesaminare la somministrazione di psicofarmaci, che a causa dei loro effetti collaterali andrebbero utilizzati con molta prudenza e in modo più mirato. Nel 2022, tuttavia, circa la metà degli ospiti over 70 delle case di cura aveva assunto antipsicotici dall’effetto calmante in caso di anomalie comportamentali e sintomi psichici.

Gli strumenti di finanziamento e i disciplinamenti legali della Confederazione sono stati giudicati sufficienti per garantire l’assistenza e le cure necessarie.

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