Svizzera

Prontuario sugli allentamenti

Che cosa comportano, nel dettaglio, le decisioni annunciate oggi dal Governo? Le implicazioni per certificati, test, mascherine e ingressi in Svizzera

  • 16 febbraio 2022, 17:07
  • 24 giugno 2023, 09:31
Una panoramica sugli effetti della rimozione delle restrizioni

Una panoramica sugli effetti della rimozione delle restrizioni

  • rts
Di: Red.MM/ARi

Come si applicherà, concretamente, l'abrogazione di quasi tutte le restrizioni antiCovid decisa dal Consiglio federale? Diamo uno sguardo più nel dettaglio alle implicazioni pratiche.

Certificati e dintorni

Il Consiglio federale ha deciso di revocare l’obbligatorietà del certificato in Svizzera. Alcuni cantoni, tuttavia, hanno fatto presente che manterranno in vigore tale obbligo in alcuni luoghi. Inoltre si presume che il certificato su vaccinazioni, guarigioni dalla malattia o test negativi sarà mantenuto nel traffico internazionale viaggiatori - segnatamente nell’area Schengen - nonché in determinati Paesi, per accedere ad esempio ai ristoranti.

Attenzione quindi all'app Covid Certificate: infatti, disinstallandola, si perdono i certificati in essa inclusi. È raccomandato quindi di conservare i certificati, esportandoli in formato .pdf, anche al di fuori dell'app che, precisa l'Esecutivo, sarà mantenuta almeno per i viaggi internazionali.

È quindi sospesa l'emissione di certificati specifici validi solo in Svizzera, ossia

- certificati per turisti

- certificati di guarigione basati sul test per gli anticorpi

- certificati di guarigione basati sul risultato positivo di un test antigenico rapido, nonché certificati di deroga

I certificati di questi tipi già rilasciati restano validi fino alla loro scadenza ordinaria, mentre continueranno a essere emessi i certificati Covid indispensabili per viaggiare.

Il certificato Covid, d'ora in avanti servirà solo per i viaggi. In funzione di essi i viaggiatori debbono quindi informarsi sulla durata di validità negli Stati di destinazione. Inoltre a dipendenza dei casi, per l'ingresso nel Paese di destinazione, o per accedere a determinati luoghi nello stesso Stato, è ancora necessario produrre l'esito di un test negativo.

Intanto nell'area Schengen, ricordiamo, le durate di validità attualmente sono

- 270 giorni per i vaccinati

- 180 per le persone guarite

- 72 ore per coloro che hanno fatto un test PCR

- 48 ore per coloro che hanno fatto un test antigenico rapido

Quanto al certificato legato al richiamo vaccinale, la Commissione UE non ha fissato alcuna durata di validità: stabilirla compete ai singoli Paesi.

Ma torniamo alla Svizzera. Premesso che un singolo cantone ha ancora la facoltà di prescrivere l'obbligo del certificato, va poi aggiunto che limitazioni degli accessi a persone detentrici di certificati Covid possono ancora essere previste a titolo preventivo, e sotto una serie di condizioni, dai gestori privati di strutture e dagli organizzatori di eventi. Si rende invece necessaria una base legale nel diritto cantonale per l'introduzione di tale obbligo in strutture pubbliche come gli ospedali cantonali o i servizi della pubblica amministrazione.

Ingressi in Svizzera

Per coloro che entrano in Svizzera e non provengono da un Paese o una regione con una variante preoccupante del coronavirus non vige più alcuna misura sanitaria di confine. Di conseguenza, queste persone non debbono più presentare alcuna prova di vaccinazione, di guarigione o di esito negativo di un test, né un modulo SwissPFL compilato. Da rilevare che, attualmente, nessun Paese si trova nell’elenco degli Stati con varianti preoccupanti del virus.

Giù le maschere, ma...

L'obbligo delle mascherine decade sul posto di lavoro, ma vige sempre sui mezzi pubblici, negli ospedali, nelle case per anziani, negli istituti di riabilitazione e le cure di lunga durata.

Determinate strutture possono poi essere dispensate dall’obbligo delle mascherine dai cantoni. Le autorità cantonali possono però continuare a disporre misure di protezione più severe e prevedere l’obbligo della mascherina, ad esempio, in servizi dell'amministrazione pubblica se ciò risulta opportuno per la protezione della salute dei presenti.

Inoltre anche i singoli gerenti di strutture e imprese possono chiedere ai visitatori di indossare le mascherine: per esempio nello studio del medico di famiglia, in un salone di parrucchiere o anche in un negozio.

Il regime applicato ai test

I test ripetuti per l'individuazione del coronavirus sono ora raccomandati e finanziati dalla Confederazione solo

- nelle strutture sanitarie

- nelle aziende qualificate dai cantoni come rilevanti per il mantenimento di infrastrutture critiche

Quanto alle scuole, i test ripetuti saranno finanziati dalle casse federali solo fino alla fine di marzo.

Dovranno comunque sottoporsi ai test le persone che presentano sintomi. Coloro che sono particolarmente a rischio, e le persone a essi vicine, dovranno invece farsi testare se hanno avuto contatti con un caso confermato. Circa i costi, la Confederazione continuerà a coprire le spese dei test PCR individuali nei seguenti casi

- test in presenza di sintomi

- notifica dell'app SwissCovid

- contatti stretti con un caso confermato

- istruzione di sottoporsi al test da parte di un servizio cantonale o di un medico

- partecipazione individuale a test PCR aggregati o test antigenici rapidi per uso professionale

Nessuna assunzione di spese invece, come già da tempo, per i test autodiagnostici.

Sarà Freedom day?

Telegiornale 16.02.2022, 13:30

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