L’accordo tra la SSR e l’associazione editori VSM deve essere ritirato subito. Lo chiede il sindacato svizzero dei media (SSM) che non è stato coinvolto nelle trattative. La SSR ha ceduto alle richieste degli editori (con il pretesto di rafforzare la diversità dei media) ma con il rischio che il servizio pubblico venga di nuovo indebolito e questo è problematico dal punto di vista democratico, scrive SSM.
Per il sindacato non si tratta di una vera collaborazione: i servizi concordati sono forniti esclusivamente dalla SSR al settore privato, una strada a senso unico che solleva più domande che risposte. In cambio VSM assicura sostegno al rifiuto dell’iniziativa per ridurre il canone radioTV a 200 franchi ma anche in questo caso le cose non sono chiare.
L’accordo prevede che sul web la SSR si concentri su radio e TV e che i testi siano limitati a 2’400 caratteri. Inoltre, fornirà collegamenti ai contenuti dei media privati per aumentare il traffico verso i loro siti.

SSR: nuove regole per il web
Telegiornale 15.05.2025, 20:00

RG 12.30 del 15.05.2025 Il servizio di Paola Latorre
RSI Info 15.05.2025, 13:50
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I risparmi preoccupano l'assemblea della Ssr Corsi
Il Quotidiano 10.05.2025, 19:00