Ticino e Grigioni

Assemblea SSR CORSI, preoccupazione per il futuro

I risparmi imposti per i prossimi anni e l’iniziativa “200 franchi bastano” al centro delle discussioni

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SEIDISERA del 10.05.2025 - Assemblea della SSR CORSI

RSI Info 10.05.2025, 19:27

  • RSI
Di: SEIDISERA-Gatti/M.Mar. 

La preoccupazione per il futuro della SSR è stato al centro, questo sabato, dell’assemblea ordinaria della SSR Svizzera italiana CORSI, società regionale che rappresenta il pubblico della RSI e che conta tremila soci. Alla presenza di diversi ospiti, i membri della CORSI hanno discusso, oltre che di alcune modifiche degli statuti, dei processi di trasformazione della SSR e dell’iniziativa “200 franchi bastano”, la quale chiede l’abbassamento del canone radiotelevisivo.

L’iniziativa “200 franchi bastano” è “molto più insidiosa (della “No Billag”, ndr), perché ha una parvenza di moderazione”, ha dichiarato ai microfoni di SEIDISERA Giovanna Masoni Brenni, presidente della SSR CORSI, poiché “potrebbe far pensare che quasi dimezzare il canone si può fare, che anche con la metà dei soldi si può fare ancora un buon lavoro”. Secondo Brenni bisogna però “considerare che noi siamo l’unico servizio pubblico mediale al mondo che produce e diffonde in quattro lingue, e questo federalismo culturale ha un costo”, ha concluso.

Anche Susanne Wille, direttrice generale della SSR, ha risposto alle domande poste in sala riguardo alle trasformazioni in corso all’interno di tutta la SSR. “Capisco che c’è una paura”, ha constatato, sottolineando che “l’azienda deve trasformarsi e deve trovare una soluzione”. Il quesito, secondo Wille è “come possiamo essere una SSR forte con meno risorse?”. “Ma il radicamento regionale è molto importante, e la protezione delle minoranze linguistiche lo è altrettanto” e “questa è la SSR, questa è la Svizzera”. Bisogna quindi “trovare soluzioni senza dimenticare quali sono i valori più importanti dell’azienda”.

Difesa la presenza regionale

La preoccupazione di molti è che alcuni servizi vengano centralizzati. Ora siamo “nella fase dell’analisi”, ha riferito Susanne Wille, in un momento in cui bisogna “capire dove sono i problemi, che cosa funziona bene nell’azienda”, nonostante ciò “se parliamo di sinergie o di lavorare di più insieme non significa che non possiamo più essere presenti nelle regioni”. Per questo motivo la direttrice ha comunicato che “la presenza nelle regioni linguistiche rimane molto importante”.

Mario Timbal, direttore della RSI, ha osservato che “quello che è fondamentale è che i dipartimenti di programma possano produrre nelle regione e che ci sia una libertà editoriale”. “Questa diversità è garantita dalla concessione della legge della radio e della TV”, ha continuato il direttore, “è nella Costituzione”, per questo motivo “non c’è alcun timore”, e “anche all’interno è una delle prerogative che tutta la SSR vuole mantenere fortemente”.

Necessario trovare un modo per produrre con meno fondi

Nel 2024 sono stati applicati alla RSI 5 milioni di franchi di tagli, a questo si aggiungerà un ulteriore taglio di 7 milioni, il tutto con con una riduzione di circa 60 capacità a livello regionale. Inoltre, tutta la SSR dovrà ridimensionare il proprio budget del 17% entro il 2029.

Nonostante ciò, “si vuole preservare l’offerta al massimo”, ha rimarcato Timbal, ma “chiaramente non si potrà avere la stessa proposta”, quindi “al momento stiamo cercando nuovi modelli che ci permettono di ottimizzare la gestione, di scendere con i costi di produzione, mantenendo la decentralizzazione dell’azienda”. Si sta quindi provando a “lasciare il potere nelle regioni, di creare programmi”. Non si sa come sarà la RSI nel 2029, ma “sappiamo che avrà lo stesso mandato e gli stessi valori”.  

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I risparmi preoccupano l'assemblea della Ssr Corsi

Il Quotidiano 10.05.2025, 19:00

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