Il Canton Argovia si è guadagnato un primato invidiabile nel panorama gastronomico svizzero: vanta il maggior numero di ristoranti stellati Michelin in proporzione al numero di abitanti. Questo fenomeno non è casuale, ma il risultato di una combinazione di fattori storici, economici e culturali che hanno trasformato questa regione in un vero e proprio paradiso per gli amanti della buona cucina.
Al centro di questa rivoluzione culinaria c’è Lenzburg, una pittoresca cittadina di appena 10’000 abitanti che è riuscita a reinventarsi passando da capitale del cibo in scatola a mecca gastronomica. La città ospita ben due ristoranti stellati Michelin, oltre a numerosi locali di alta cucina, dimostrando come la qualità possa fiorire anche in centri urbani di dimensioni ridotte.
Uno dei protagonisti di questa rinascita culinaria è Philipp Audolensky, chef del ristorante Rosmarin, recentemente premiato con una stella Michelin. “È un premio incredibile,” afferma Audolensky alle telecamere del Telegiornale della RSI, “gestisco un ristorante da tanto tempo e poter ricevere una stella Michelin è davvero speciale.” La sua storia è emblematica del fermento gastronomico che anima la regione.
Ma quali sono le radici di questo successo? Il sindaco di Lenzburg, Daniel Mosimann, offre una prospettiva storica. Lenzburg è sempre stata una città ricca, ha riferito al Telegiornale della RSI, sede di molte aziende attive soprattutto nell’industria tessile o del cotone. Di conseguenza qui vivevano parecchie persone benestanti, come si può notare anche dalle varie ville signorili. A queste persone piaceva mangiare bene e spendere soldi per mangiare bene. La tradizione è rimasta ed è rimasta una bella scena gastronomica.
Questa concentrazione di eccellenze culinarie non è solo un vanto locale, ma ha un impatto positivo sull’intera economia regionale. Per Beat Imhof, presidente di Gastrosuisse, “è chiaro che un ristorante stellato o un albergo di alta qualità, generano anche effetti economici positivi. Sono strutture che investono, si ammodernano, acquistano prodotti locali, e portano turisti nelle regioni.”
L’impegno verso la qualità e la valorizzazione del territorio è stato ulteriormente evidenziato dalle parole di Audolensky. “Acquistiamo molti prodotti locali, se possibile scelgo sempre dei prodotti di Lenzburg. E se un ristorante sta bene, compra più merce. Così ne approfittano tutti.” Questa filosofia non solo sostiene l’economia locale, ma crea un circolo virtuoso che attrae sempre più talenti e investimenti nel settore gastronomico.
La concentrazione di ristoranti di alta qualità in un’area relativamente piccola crea un effetto catalizzatore, come spiega Audolensky: “Avere un’alta densità di ristoranti di qualità è sempre un bene. È come per i negozi, se in una strada apre un locale di abiti di moda, poi ne arrivano altri. Se in una città ci sono molto buoni ristoranti, è un bene per tutto il settore.” Con queste premesse, non sorprenderebbe vedere presto nuove stelle brillare nel firmamento gastronomico di Lenzburg e del Canton Argovia.










