Un’ampia alleanza composta da ceto medio, imprese e sinistra si è espressa questo martedì a Berna contro la revisione del valore locativo, in votazione il prossimo 28 settembre. In caso di approvazione del testo, si teme una frenata delle ristrutturazioni e un aumento delle imposte sul reddito.
La modifica del sistema fiscale, hanno sottolineato gli oppositori, prevede infatti una soppressione delle deduzioni per le ristrutturazioni degli edifici. Questo, a detta loro, avrebbe un duplice impatto negativo: impedirebbe che vengano effettuati i lavori e andrebbe a penalizzare chi lavora nei settori che grazie a questi lavori vivono. A rischio ci sarebbero numerosi posti di lavoro.
Altro punto dolente, sempre secondo il comitato di oppositori: la classe media verrebbe penalizzata, poiché dovrebbe compensare le perdite fiscali con un aumento delle imposte sul reddito. Le stime prevedono un esborso maggiore parti a 500 franchi all’anno per economia domestica. Le mancate entrate fiscali da andare a compensare saranno di circa 1,7 miliardi di franchi annui.
Dell’alleanza “No allo stop delle ristrutturazioni!” fanno parte membri di PLR e Centro, oltre che rappresentanti di associazioni economiche come aeesuisse, Constructionsuisse, constructionromande, suissetec e swisscleantech. Anche PS, Verdi e sindacati si oppongono a un aumento delle imposte. A loro modo di vedere la revisione avvantaggia infatti i proprietari immobiliari dagli alti redditi, la cui abitazione non ha bisogno di ristrutturazioni e le cui ipoteche sono già rimborsate.

Berna: "il valore locativo va sopresso"
Telegiornale 15.08.2025, 20:00