Il comitato Alleanza Sicurezza Svizzera si oppone all’iniziativa “Per una Svizzera che si impegna (iniziativa Servizio civico)“ in votazione il 30 novembre, ritenendola dannosa per l’esercito, l’economia e la libertà individuale.
L’iniziativa è stata depositata nel 2023 con più di 100’000 firme valide. Qualora accettata, comporterebbe l’obbligo per i cittadini e le cittadine svizzere di svolgere un servizio a beneficio della collettività e dell’ambiente.
Il comitato si è espresso martedì in una conferenza stampa a Berna. Ne fanno parte i consiglieri nazionali Reto Nause (Centro) e Jean-Luc Addor (UDC) secondo i quali l’iniziativa indebolirebbe l’esercito, minando la sicurezza del paese. Per la collega Andrea Zryd (PS), il testo implicherebbe in particolare per le donne un aumento di lavoro male retribuito.
Il membro del comitato e presidente dell’Unione svizzera degli imprenditori Severin Moser afferma che solo per le IPG (indennità per perdita di guadagno) i costi aumenterebbero di circa 1,6 miliardi di franchi l’anno.
Infine, secondo il consigliere nazionale Balthasar Glättli (Verdi), l’iniziativa spaccia la coercizione per solidarietà, limitando la libertà individuale.

Iniziativa servizio civico, il Consiglio federale lancia la campagna
Telegiornale 10.10.2025, 20:00