Dopo i contrari due giorni fa, oggi (giovedì) tocca ai favorevoli. Il comitato promotore dell’iniziativa per un servizio civico ha difeso il suo testo davanti alla stampa. Secondo un primo sondaggio l’esito si preannuncia serrato.
Il servizio civico per tutti offre “finalmente una soluzione concreta” alla carenza di effettivi nell’esercito e nella protezione civile, ha ribadito il comitato composto da politici di sinistra e di destra. L’iniziativa “Per una Svizzera che si impegna” vuole che tutti i giovani, senza distinzione di genere, prendano parte a questo servizio.
In questo modo, stando al comitato d’iniziativa che stamani ha lanciato la sua campagna, non solo gli uomini, ma pure le donne potranno impegnarsi dove ce n’è più bisogno: nell’esercito o nella protezione civile - la cui esistenza è ora garantita dalla Costituzione federale - oppure nella protezione dell’ambiente e, dalla protezione civile, nella sanità, nell’agricoltura, nell’istruzione o nel sociale.
All’inizio della settimana è stato sollevato un dubbio sulla data della votazione, in quanto il comitato esige correzioni nell’opuscolo informativo della Confederazione e ha presentato un ricorso. La votazione, prevista per il 30 novembre, potrebbe quindi essere posticipata.
Uno studio pubblicato l’anno scorso da Kampagnenforum mostrava che l’opuscolo informativo era decisivo per l’esito di una votazione. Al momento, secondo il sondaggio effettuato da 20 Minuten e Tamedia pubblicato mercoledì , si profila un “sì” di strettissima misura a favore dell’iniziativa popolare.

Iniziativa servizio civico, il Consiglio federale lancia la campagna
Telegiornale 10.10.2025, 20:00