L’Università di Zurigo ha inaugurato domenica un nuovo centro di ricerca interamente dedicato allo spazio presso l’aeroporto di Dübendorf: si chiama Space Hub, ed è già considerato uno dei poli più prestigiosi al mondo nel campo della scienza.
“Al mondo ci sono una trentina di centri come questo, ma quello che ci rende particolarmente attrattivi è la solidità dei quattro settori di ricerca nel nostro ateneo: l’astrofisica, l’osservazione della terra dallo spazio, i droni e la cosiddetta Space Life Science”, afferma Micheal Schäpman, rettore dell’Università di Zurigo.
La Space Life Sicence - letteralmente “scienza della vita spaziale” - è uno degli ambiti di ricerca più promettenti ed interessanti legati alla medicina e alla produzione di tessuti umani nello spazio. “Nell’orbita terrestre bassa non c’è la forza di gravità, e questo ci permette di lavorare a condizioni fisiche che sulla terra semplicemente non esistono. In questa situazione vengono a mancare fattori di disturbo presenti sulla superficie terrestre. La tecnologia per farlo c’è già, il problema ora sono i costi per il trasporto”, spiega Oliver Ullrich, direttore dello Space Hub.
L’aereoporto di Dübendorf permette l’utilizzo pure di un’esclusiva dello Space Hub zurighese: una macchina fotografica di altissima risoluzione montata su satelliti in orbita nello spazio. Con questo apparecchio è possibile fare dei rilevamenti a distanza per osservare i cambiamenti ambientali, con una precisione che arriva fino alle molecole delle piante.
Un altro ambito di ricerca riguarda la psicologia e l’etica, dato che molti scienziati dell’Università di Zurigo sostengono che in futuro avremo un rapporto con lo spazio molto più stretto.