Svizzera

Svizzeri e religione, un binomio complicato

Sempre meno elvetici appartengono ad una confessione religiosa - Rimane forte la fede nei momenti difficili o durante la malattia

  • Oggi, 11:21
  • Oggi, 12:35
01:20

RG 12.30 del 23.06.2025 La corrispondenza di Manuele Ferrari

RSI Info 23.06.2025, 12:35

  • GettyImages
Di: M.Mar. 

In Svizzera sempre meno persone appartengono ad una confessione religiosa. Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica diffusi lunedì, la quota di popolazione che pratica la religione è in continua diminuzione, come anche la partecipazione a funzioni o eventi religiosi e la percentuale di persone che crede in Dio.

Abbandono generalizzato della pratica

La quota di popolazione che pratica una religione sembra diminuire in relazione all’aumento della scolarizzazione. Sono inoltre sempre meno le persone che partecipano alle funzioni religiose o che le seguono, siano esse alla radio, in televisione e su internet, o che si dedicano alla preghiera e leggono regolarmente testi religiosi.

Il declino più importante si è potuto notare negli ultimi 10 anni: nel 2014 poco meno di un terzo della popolazione non aveva mai partecipato a un evento o a una funzione religiosa nei dodici mesi precedenti l’indagine, nel 2024 ciò valeva per quasi la metà della popolazione. Nonostante ciò, nel periodo in analisi, è aumentata la quota di persone che leggono regolarmente libri, riviste o contenuti spirituali pubblicati su Internet (percentuale passata dal 13% al 20%).

Credenti in forte declino

Anche la fede in Dio tra i cittadini è in forte declino. Nel 2014 il 46% della popolazione credeva in un unico Dio, mentre nel 2024 la quota è scesa al 38%. Si può osservare questa secolarizzazione soprattutto tra i sessantacinquenni, i quali hanno fatto registrare un –14%. Tale percentuale nella fascia under 25 è rimasta praticamente invariata. Contemporaneamente è cresciuto il tasso di persone che non credono in un Dio o più divinità e quello di chi dubita dell’esistenza di queste entità. Ciò accade anche nelle popolazioni di appartenenza religiosa cattolica ed evangelica riformata, rispettivamente dal 20% al 26% e dal 23% al 32%.

In determinati contesti la religiosità mantiene la sua importanza

Queste percentuali cambiano invece quando si analizzano persone che stanno vivendo momenti difficili o malattie. In questi casi la religione e la spiritualità continuano a svolgere un ruolo importante per la maggior parte della popolazione (56% per i momenti difficili e il 52% in caso di malattia).

Quasi il 50% della popolazione riferisce che la religione e la spiritualità rivestono un ruolo importante nel suo atteggiamento nei confronti dell’ambiente. Il tasso può raggiungere il 55% nelle persone di 65 anni. Quando si tratta di educare i figli, questo vale per 45% dei genitori.

Quando si affronta il tema delle abitudini alimentari invece, la religione e la spiritualità rivestono un ruolo abbastanza o molto importante per oltre il 20% delle persone intervistate. In ogni ambito analizzato la religione e la spiritualità risultano essere più importanti per le donne che per gli uomini.

03:05

Notiziario

Notiziario 23.06.2025, 11:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare