È sanzionabile a livello penale l'ingresso nella casella di posta elettronica di un'altra persona, avendone trovato per caso la password.
È quanto ha stabilito il Tribunale federale (TF) in una sentenza pubblicata oggi, martedì, e relativa alla vicenda di una coppia separata. La donna, dopo aver incidentalmente scoperto la chiave d'accesso all'e-mail del quasi ex marito, aveva spiato per quasi un anno e mezzo la sua corrispondenza elettronica.
Condannata dalla giustizia a pagare quasi 12'000 franchi, aveva presentato ricorso, sottolineando la casualità della scoperta e il fatto di essersi dapprima rivolta a varie fonti giuridiche che le avevano garantito di non essere punibile.
Una conclusione respinta dai giudici di Mon Repos, che hanno invece confermato la pena inflitta e ribadito il carattere indebito dell'accesso alla casella di posta elettronica, quando non si dispone del diritto di entrarvi. Ininfluente, il fatto di averla trovata per caso.
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