Svizzera

Villaggio Pestalozzi, 75 anni dopo

Dopo la Seconda Guerra Mondiale dava rifugio agli orfani di tutta Europa e ancora oggi continua nella sua missione: educare alla convivenza pacifica

  • 03.11.2021, 08:05
  • 20.11.2024, 19:19
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275 anni fa nasceva Pestalozzi

Telegiornale 13.01.2021, 21:00

Di: TG 

Immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale nasceva a Trogen, nel canton Appenzello, il Villaggio Pestalozzi. Allora ospitava bambini orfani di tutta Europa. A 75 anni di distanza, l’istituzione si festeggia, benché la sua attività sia profondamente cambiata.

Il Villaggio dedicato al grande pedagogo svizzero Johann Heinrich Pestalozzi è immerso nel verde: 25 edifici ospitano oggi diverse classi svizzere, ma anche provenienti dall’estero. In questi giorni ci sono anche gli allievi del liceo di Immensee. Sono qui per immergersi nei temi che stanno a cuore al villaggio, temi che per l’anniversario sono raccontati anche in un’esposizione.

“Abbiamo seguito laboratori tematici, abbiamo parlato di discriminazione, lavorato sui rapporti sociali e pure fatto del bricolage”, racconta Mael. "Ci siamo occupati di razzismo, protezione degli animali, diritti umani e anche dell’ambiente”, sottolinea Luca. “Stare insieme una settimana permette di scoprire se stessi e gli altri”, spiega Peter. “Io sono sorpresa di quanto si possa imparare giocando, non me lo sarei aspettata”, dice Nadine.

Da un ventennio, i corsi per le scuole sono al centro delle attività del Villaggio Pestalozzi. Inizialmente, i fondatori volevano dare ai bimbi orfani della Seconda Guerra Mondiale una casa e un’istruzione. Migliaia di volontari si sono impegnati gratuitamente, sia sul cantiere che raccogliendo i fondi per la grande opera: la Svizzera, risparmiata dalla distruzione, voleva restituire un po’ della sua fortuna ai giovani dei Paesi meno fortunati. E così, dal 1946, generazioni di orfani sono arrivati da tutta Europa e poi anche dal Tibet, per trovare qui un po’ di serenità. E ancora oggi il mandato è lo stesso: educare alla convivenza pacifica in Svizzera. E da alcuni decenni anche con progetti all'estero, come spiega la responsabile dei programmi internazionali, Miriam Zampatti.

Nello scantinato di una di queste case, generazioni di giovani hanno scritto il loro nome. Anche gli allievi di Immensee lasciano il loro saluto, dando continuità a 75 anni di storia.

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