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Ticino e Grigioni

“Arrocchino”: questione chiusa

La seduta straordinaria del Gran Consiglio si è conclusa senza votazioni: l’ufficio presidenziale ha deciso di non fare propria nessuna delle risoluzioni presentate

  • Ieri, 13:45
  • Ieri, 20:28
01:54

Il parlamento ticinese discute dell'arrocchino

Telegiornale 25.08.2025, 12:30

  • Canton Ticino
Di: RSI Info/Stefano Pianca 

Si è conclusa senza votazioni la seduta straordinaria del Gran Consiglio sul cosiddetto “arrocchino” (lo scambio di competenze tra i due consiglieri di Stato leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali) che si è tenuta lunedì al Palazzo dei Congressi di Lugano.

Nel corso del pomeriggio sono state proposte due risoluzioni, con le quali si chiede all’Esecutivo cantonale di rivedere o di fare un passo indietro sulla decisione. Una terza, della Lega, chiedeva invece di procedere all’arrocco completo. Dopo una breve sospensione dei lavori, votata dalla maggioranza del parlamento, l’Ufficio presidenziale ha però deciso di non fare propria nessuna delle tre risoluzioni, chiudendo di fatto la questione.

Non hanno comunque fugato i dubbi e le perplessità le risposte giunte durante la seduta dal Governo ticinese sul previsto scambio di competenze in Consiglio di Stato.

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Ieri, 20:27

La seduta straordinaria a SEIDISERA

08:13

TI: la seduta straordinaria del Gran Consiglio

SEIDISERA 25.08.2025, 18:00

  • Tipress
Ieri, 20:05

Il servizio del Quotidiano sulla seduta straordinaria del Gran Consiglio

09:05

Seduta parlamentare fiume sull'arrocchino

Il Quotidiano 25.08.2025, 19:00

Ieri, 19:25

Oggi non si vota nulla

La seduta straordinaria si è riaperta. Ma oggi non si voterà nulla: l’Ufficio presidenziale non ha infatti fatto sua nessuna delle risoluzioni presentate, come ha comunicato il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann.

Ieri, 19:13

Accolta la richiesta di sospensione

Con 45 favorevoli, 27 contrari e un astenuto, il Gran Consiglio ha accolto la richiesta di sospensione della seduta avanzata dal deputato Matteo Pronzini (MPS) per consentire all’Ufficio presidenziale di valutare le tre risoluzioni presentate nel corso del pomeriggio. Si tratta in particolare della risoluzione dell’MPS che invita il Consiglio di Stato ad annullare la decisione presa a Bedretto e quella socialista che invita il Governo a rivalutare la decisione.

Ieri, 17:43

Carobbio Guscetti: "Alcuni dossier devono essere sbloccati"

Prende la parola la consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti: “La proposta di scambio dei dipartimenti tra Gobbi e Zali è stata respinta dalla maggioranza del Governo. Ma il Governo ritiene anche che alcuni dossier riguardanti la magistratura necessitano di essere sbloccati”. Proposte che “verranno approfondite dal collegio governativo. Il dialogo con il Parlamento sarà necessario nei prossimi mesi su queste proposte”. “A titolo personale, ritengo che una migliore comunicazione sarebbe stata necessaria e opportuna. Oggi abbiamo cercato di dare alcune risposte. Soprattutto per dire che su questi dossier intendiamo lavorare”.

Dopo l’intervento della consigliera di Stato viene data la parola ai granconsiglieri per gli interventi, a titolo personale.

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La consigliera di Stato Carobbio Guscetti durante la seduta

  • Canton Ticino
Ieri, 17:38

Vitta su Giustizia: "Il Governo non ha ancora discusso delle proposte"

Interviene anche il consigliere di Stato Christian Vitta: “Posizioni legittime, anche la critica fa parte della democrazia stessa. Però ci terrei oggi a dire che le risposte del Consiglio di Stato contengono dei dettagli di funzionamento importanti”. La decisione presa tocca il settore della Giustizia: “Ci sono delle riforme che vanno affrontate. Il collega Zali ha dato disponibilità ad occuparsene per affrontare le difficoltà emerse nell’ultimo anno nel settore della magistratura”. Importante, ha detto Vitta ricordare che “oggi il Consiglio di Stato non ha ancora discusso il merito di queste proposte”. Per la conduzione politica della Polizia: “Una scelta già sperimentata nel 2024 quando ha funzionato - ha detto Vitta -. Con la conduzione delle Costruzioni è stato riequilibrato il carico di lavoro. È un settore con una sua autonomia”. Questi, ha concluso, “sono gli ambiti ben soppesati dal Governo”.

Ieri, 17:20

Gobbi: "La governabilità non c'entra"

Prima degli interventi dei singoli, Schnellmann dà la parola a Gobbi (decisione criticata da Pronzini) per replicare agli interventi dei partiti: “C’è incapacità di pesare di cosa si sta parlando oggi - ha detto il presidente del Governo -. La struttura all’interno dei dipartimenti non muta, ma unicamente la conduzione politica. L’amministrazione cantonale è ben più resistente di talune immagini e anche organizzazioni istituzionali. L’esperienza del 2024, quando ho ceduto la polizia cantonale a Zali, dimostra che ciò è avvenuto senza problemi. Il Consiglio di Stato è tranquillo proprio per questo”.

Gobbi, in risposta a Durisch, ha affermato che “nella risoluzione governativa non si parla di governabilità. Il Governo non ha preso questa decisione per la governabilità, ma per sua volontà in maniera consensuale. Punto”.

Ieri, 17:12

Beretta Piccoli: "Senza alta vigilanza democrazie vulnerabili"

Ultimo intervento dei portavoce dei gruppi, Sara Beretta Piccoli per i Verdi Liberali che cita il film Forrest Gump: “Mi sento un po’ come Tom Hank nella famosa scena di notte dello scandalo Watergate. Senza alta vigilanza efficace anche le democrazie più solide possono essere vulnerabili. Allora la scoperta delle irregolarità della Casa Bianca non fu casuale, ma fu possibile grazie al controllo incrociato tra giornalisti, magistratura e Congresso che esercitarono la funzione di sorveglianza necessaria”.

Ieri, 17:04

Sergi: "Mossa della Lega è stata elettorale"

Torna al microfono Giuseppe Sergi per l’MpS che commenta la discussione svolta sinora: “Dirò qualcosa per animarla. La mossa della Lega era una mossa politica, con questa proposta ha iniziato la sua campagna elettorale”. Perché, secondo Sergi, “il Governo di questa legislatura non si presenterà alle prossime elezioni con una bella immagine e con progetti realizzati. Si presenterà con un bilancio globalmente negativo”. La mossa della Lega “ha messo sulla difensiva tutto il collegio governativo. Il risultato è che oggi gli altri partiti cominciano ha offrire ramoscelli di collaborazione”.

Ieri, 16:57

Ay: "Lo Stato ha dato pessima immagine di sé"

Massimiliano Ay per il Partito comunista che ha sostenuto la convocazione della seduta: “Ovvia la competenza del governo nella decisione presa. Ma abbiamo voluto valutare quanto lo scambio sarebbe potuto servire a sbloccare in senso positivo situazioni problematiche. Ma qui la credibilità dello Stato viene indebolita proprio da chi ha la massima responsabilità. Da qualche tempo l’intera politica sembra votata all’improvvisazione e pressapochismo: uno Stato che dà una pessima immagine di sé è fondamentale per chi lo vuole sempre più debole”.

Ieri, 16:48

Mossi Nembrini: "Altrove decisioni vengono rese note ai cittadini"

Maura Mossi Nembrini per Più donne parla di opacità e ricorda cosa avviene con i governi di altri cantoni: “La maggior parte rende noto ai cittadini le proprie decisioni. Sul sito del nostro Cantone non c’è invece traccia delle decisioni del Consiglio di Stato nelle proprie sedute”.

Ieri, 16:43

Ostinelli: "Lega protagonista della partitocrazia"

Per HelvEthica prende la parola Roberto Ostinelli: “Non sono episodi, ma sintomi di una patologia sistemica che attraversa le nostre istituzioni democratiche. Senza corretta comunicazione, diventa confusione. Questo il grosso problema. La Lega, partito che giurò di combattere la partitocrazia, è diventato protagonista di episodi che riguardano queste pratiche”.

Ieri, 16:38

Mirante: "Grave è il silenzio del Governo"

Amalia Mirante per Ticino & Lavoro: “Non siamo qui per decidere chi comanda questo o quel dipartimento. Ma per una ragione molto più grave perché il Governo ha scelto il silenzio. Un’assenza di comunicazione che manca di rispetto al Parlamento e ai cittadino”. Il sospetto, per Mirante, “è che dietro ci sia un gioco di Palazzo. Un calcolo tattico ed elettorale. Se siamo onesti questo sospetto è del tutto razionale”.

Ieri, 16:27

Noi: "Dubito che questo rivitalizzerà il governo"

Per i Verdi interviene Marco Noi: “Non è solo questione di errori di comunicazione, ma di sostanza. Le relazioni sono questioni di sostanza. Non sappiamo che carattere ha la relazione dentro il governo, la possiamo solo desumere dalle comunicazioni fatte”. Per Noi, “è possibile che il governo abbia bisogno di rivitalizzazione. Ma dubito che quanto è stato fatto abbia la capacità di ottenere questo”. Quanto alla comunicazione mancata, il deputato ambientalista critica i silenzi del Governo: “All’interno del potere esecutivo c’è rispetto reciproco? È sostanza e riguarda il vostro gremio”.

Ieri, 16:14

Bühler: "Una comunicazione seria è mancata"

Per il gruppo UDC prende la parola Alain Bühler che replica a chi parlato di inutilità della seduta e di spreco di soldi: “Il 9 luglio il governo ha preso una decisione che tocca ambiti centrali come la magistratura, la polizia e la divisione delle costruzioni senza fornire spiegazioni chiare. Una conferenza stampa seria avrebbe probabilmente evitato questa seduta. Il Parlamento ha il dovere di chiedere dei chiarimenti pubblici per i suoi cittadini. I costi? Qualche decina di migliaia di franchi è il prezzo della trasparenza. Tra l’altro sentir parlare di sprechi quando, notizia di questi giorni, si rinuncia apertamente a chiedere sussidi a Berna per progetti vitali e importanti come quello della circonvallazione Agno-Bioggio, direi che stride un po’”. Nel merito Bühler ha criticato “l’arrocco a legislatura avanzata a un anno e mezzo dalle elezioni. Quando dall’autunno 2026, lo sappiamo, poco si muoverà”.

Ieri, 16:00

Durisch: "Zali troppo ambientalista per la Lega"

Tocca ora ai socialisti con Ivo Durisch che dà una sua interpretazione delle ragioni “partitiche” dello scambio: “Verosimilmente Claudio Zali era troppo ambientalista per la Lega. Ricordo anche la gestione del lupo. Ma anche Norman Gobbi non era possibile portarlo alle elezioni con tutta una serie di incarti incagliati riguardanti la riforma della Giustizia”.

Ma Durisch ha sollevato anche un suo ulteriore scetticismo: “Pur competente, lo stile e l’approccio di Zali con il Parlamento non faciliterà l’approccio a queste buone intenzioni” nella riforma della Giustizia. Infine, riguardo alla proposta di risoluzione, Durisch: “Consci del nostro posto, chiediamo semplicemente al Governo di rivedere la decisione. Senza toni perentori. E se doveste confermarla di sostanziarla maggiormente con dei contenuti concreti, strategici. Inoltre di migliorare la comunicazione”.

Ieri, 15:55

Piccaluga: "Montagna poteva partorire almeno un gatto"

Interviene Daniele Piccaluga (Lega): “La Lega oggi può comunque essere soddisfatta. L’arrocco, o arrocchino ha smosso le acque e siamo soddisfatti. Ma la montagna ha partorito un topolino, quando poteva partorire almeno un gatto selvatico. La maggioranza governativa ha preferito rifugiarsi nella prudenza, nell’arte tutta ticinese di restare fermi dando l’impressione di essere in movimento”. L’arrocco, continua Piccaluga, “ha acceso i riflettori e ogni riflettore è pubblicità gratuita. Il clamore dimostra la validità della proposta. Paradossale ma logica, quando la Lega muove una pedina, gli altri perdono la testa”. Uno show, ha detto riferendosi alla seduta odierna, che “pagano i ticinesi. Una discussione per regalare qualche minuto di gloria ai partiti bonsai”. L’arrocchino resta, per Piccaluga, “un esercizio a metà”. Un banco di prova, “per dimostrare che la macchina pubblica sa adattarsi”.

Ieri, 15:45

Agustoni su Zali: "Questione di buona educazione"

Per il Centro interviene Maurizio Agustoni: “Dispiace che il consigliere di Stato, direttamente coinvolto, abbia comunicato di non voler partecipare. Nessuna legge lo obbliga, nessuna legge del resto obbliga a salutarsi quanto ci si incontra. I rapporti istituzionali tuttavia non sono fatti del mero rispetto della legge, ma anche di altri elementi che potremmo ricondurre alla buona educazione”. Quindi Agustoni solleva interrogativi pratici sui rapporti che gli alti funzionari avranno con i nuovi responsabili di settore. “Il cambiamento di responsabilità comporterà modifiche sul programma di legislatura?”, una delle sue altre considerazioni. Per Agustoni si tratta di “una riorganizzazione delle responsabilità che non risponde ad alcun interesse pubblico”.

Ieri, 15:26

Speziali: "L'assenza di Zali oggi è uno sgarbo al Parlamento"

Prende la parola Alessandro Speziali a nome del PLR: “Uno scambio che ha lasciato più domande che risposte. Paradossalmente la soluzione iniziale era più onesta. L’assenza di Zali oggi è uno sgarbo al Parlamento”. “Nei dipartimenti vediamo dei toni da leoni, quando serve la voce del governo i toni si abbassano e diventano da agnelli”. Quanto alla conduzione della Polizia: “Sono mesi in cui occorrerà garantire serenità operativa e credibilità. La Polizia attraverserà un passaggio delicato, anche alla luce del processo ai due poliziotti che ha un forte valore simbolico”.


Ieri, 15:22

La discussione prosegue, la sospensione slitta

Anche il gruppo socialista presenta una propria mozione d’ordine, che invita il Governo a rivalutare la decisione. Schnellmann mette in votazione la sospensione della seduta per permettere all’UP di discutere le mozioni. Maurizio Agustoni (Centro): “Più ordinato terminare la nostra discussione e poi dare il tempo all’UP di riunirsi e valutare se fare proprie le proposte. Sospende ora mi pare prematuro”. Anche Quadranti appoggia una conclusione della discussione per chiudere il cerchio. Pronzini: “Se il voto sulla sospensione avviene alla fine, si torna qui. Patti chiari e amicizia lunga, non vorrei che questo fosse un escamotage per tagliare la corda dopo la discussione. Lei - ha detto rivolto ad Agustoni - mi dia la sua parola”. Agustoni: “Posso garantire che me ne andrò quando sarà finita la seduta”. Il dibattito prosegue.

Ieri, 15:10

Pronzini chiede un passo indietro dal Governo

Al microfono Matteo Pronzini (MPS) per presentare una mozione d’ordine: “Quanto deciso a Bedretto non ha né capo né coda. Anzi complica il funzionamento dell’amministrazione”. Oggi chi si è espresso qui “non è soddisfatto delle risposte del Governo”: “Io e altri deputati, siamo in 15, pensiamo che il Parlamento debba invitare, tramite un atto formale, il Consiglio di Stato ad annullare la decisione presa a Bedretto”. La risoluzione che Pronzini presenta va però fatta propria dall’Ufficio presidenziale: “Chiediamo che si voti la sospensione della seduta per consegnare la nostra proposta all’UP che poi dovrà decidere. Se l’UP la farà propria il Parlamento voterà poi sulla risoluzione”. Ma prima che la richiesta venga votata, riprende la parola Gobbi per dire che “il peso dato alla questione non è proporzionato”. Gobbi ha risposto quindi alle osservazioni degli interpellanti.

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Matteo Pronzini

  • Canton Ticino
Ieri, 15:01

Le risposte di Gobbi: "Tutti insoddisfatti"

Schnellmann chiede ai singoli interpellanti, se si ritengono soddisfatti. Sergi si è detto “profondamente insoddisfatto”, “insoddisfazione accresciuta per le risposte date alle altre interpellanze”. Padlina: “Non posso esimermi dal manifestare una notevole insoddisfazione per le risposte fornite”. Per Padlina Gobbi ha fatto “uno slalom” tra i quesiti più controversi”. “Grave che il Governo non sapesse della comunicazione sul passaggio dei dipartimenti. Il carro è stato così messo davanti ai buoi”. Quadranti: “Anche noi dobbiamo aggiungerci ai non soddisfatti. Mancano motivazioni convincenti, che Zali abbia fatto il giudice per 21 anni non è una novità. Si resta sorpresi per il cambio di indirizzo”. Soldati: “Anche noi non siamo assolutamente soddisfatti. Non si è fatto altro che ribadire in varie declinazioni il contenuto del comunicato stampa”. Anche per Durish, infine, “le risposte sono state troppo generiche”.

Ieri, 14:44

Gobbi difende la decisione presa

Le risposte alle interpellanze del presidente del Governo Norman Gobbi, che prima però ricorda la genesi della decisione. Un “passaggio temporaneo di responsabilità politica - ha detto Gobbi - è stato ritenuto percorribile, da un lato per dare nuovi impulsi, dall’altro per giungere a una decisione unanime”, dopo che l’arrocco in forma integrale era stato rigettato dagli altri membri. Quindi ha ricordato il passaggio di Polizia e Magistratura a Zali “che ha una profonda conoscenza del settore avendo ricoperto la carica per 21 anni di giudice di appello. All’origine, ha ricordato, della decisione c’è il processo cui saranno sottoposti in autunno in pretura penale i due agenti coinvolti nel caso dell’incidente stradale con protagonista lo stesso Gobbi. Quindi il consigliere di Stato ha risposto ai quesiti delle diverse interpellanze: “Zali ha competenze per affrontare le difficoltà emerse nel settore della magistratura soprattutto nell’ultimo anno”. La “comunicazione pubblica non è stata concordata con il Consiglio di Stato”. La Divisione della Giustizia resta, ha ricordato, sotto la gestione del suo direttore (cioè Gobbi).

Ieri, 14:35

Le altre interpellanze

Le interpellanze sul tema sono cinque. Presenta la seconda, Gianluca Padlina (il Centro): “Abbiamo bisogno di decisioni stabili. Importante capire se una decisione di tale portata può essere presa a maggioranza qualificata”. Prende quindi la parola Matteo Quadranti (PLR): “La politica è nata per fare della vita, non della sua rappresentazione. Ma oggi ogni giorno chiediamo un nuovo show. Raccontare è più importante che realizzare, visto che la realtà è stata addomesticata. L’arrocco è stato pubblicizzato in modo intempestivo”. Qualcosa fuori dall’ordinario è avvenuto e sarà il popolo a decidere se sanzionare o meno questo governo”. Quindi Roberta Soldati (UDC) che critica lo scarno comunicato stampa del Governo: “Il principio della trasparenza è un pilastro fondamentale dello stato di diritto. Il governo è scivolato in un errore che può essere definito da apprendista”. Infine è il socialista Ivo Durisch a intervenire: “In ogni crisi democratica i parlamenti sono stati luoghi di resistenza. Oggi non parliamo solo di arrocco, ma anche di democrazia, responsabilità e forza delle istituzioni. In Ticino, come in Svizzera, crediamo nella forza del confronto politico. Per questo come gruppo abbiamo aderito alla convocazione della seduta”.

Ieri, 14:20

Giuseppe Sergi: "Né efficienza né razionalità"

Si entra nel vivo e Giuseppe Sergi presenta l’interpellanza dell’MPS che spiega brevemente le riserve: “Le decisioni prese dal Governo non assicurano né efficienza né razionalità. L’informazione al pubblico non è stata inoltre adeguata”. La legge, ricorda, “non prevede la ripartizione da parte del Consiglio di Stato di parti di dipartimenti”. Affidare la conduzione della Magistratura a Zali è un “concetto ambiguo”, quando da mesi parliamo di “rafforzarne l’autonomia”. “Temporaneamente? Cosa significa. A due anni dalle elezioni equivale a dire definitivo”. Le decisioni di luglio, secondo lui, hanno violato disposizioni di legge e regolamento, ed “esigono una decisione politica complessiva. È un diritto e un dovere di vigilanza da parte del Parlamento”.

Per Sergi “la decisione presa dal Governo è censurabile poiché prefigura un metodo di gestione e conduzione della cosa pubblica nelle quali le ambizioni, le esigenze e gli interessi di partito sono venuti prima degli interessi dei cittadini”. È una “logica che va censurata”.

Ieri, 14:10

Giancarlo Seitz subentra a Sabrina Aldi

In Gran Consiglio torna Giancarlo Seitz, 81 anni, che subentra alla dimissionaria Sabrina Aldi (in rotta con la Lega). Non un arrocco, ma un avvicendamento in casa.

Ieri, 14:08

Schnellmann apre la seduta

Il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann apre la seduta a Palazzo dei congressi di Lugano e ricorda che la seduta è stata chiesta da 37 deputati per discutere la riallocazione delle responsabilità politiche nei settori della Magistratura, Polizia cantonale e Divisione delle comunicazioni. Il cosiddetto “arrocchino” tra i leghisti Claudio Zali e Norman Gobbi. Ma prima un minuto di silenzio in memoria di Flavio Riva, che si è spento a 92 anni. È stato sindaco di Montagnola e granconsigliere dal 1965 al 1991. Nel 1982 ha presieduto il Gran Consiglio.

Ieri, 13:47

Al Palacongressi oltre 70 deputati, Zali assente

Seduta straordinaria del Gran Consiglio ticinese per discutere del cosiddetto “arrocchino”, lo scambio di competenze tra i due consiglieri di Stato Gobbi e Zali: le ultime notizie dal Palacongressi con l’inviata RSI Barbara Botti.

01:54

Il parlamento ticinese discute dell'arrocchino

Telegiornale 25.08.2025, 12:30

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