In soli sette mesi, l’iniziativa “pasto sospeso” ha permesso di offrire ben 3’400 pasti caldi e gratuiti a persone in situazioni di vulnerabilità, presso la mensa sociale della Masseria della Solidarietà a Lugano. Promossa dal Rotary Club Lugano-Lago, l’idea si ispira alla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, dove si lascia una tazzina pagata per chi non può permetterselo.
“Abbiamo preso spunto da quella tradizione – racconta ai microfoni di SEIDISERA Fabia Parola, presidente del Rotary – ma la partecipazione dei ristoranti è stata fondamentale. Sono loro a invogliare i clienti a donare”. I locali aderenti espongono una locandina con un QR code: con soli 5 franchi, chiunque può offrire un pasto. L’intero importo viene devoluto alla Masseria della Solidarietà, gestita dalla Fondazione Francesco e diretta da Fra Martino Dotta.

Il Pasto sospeso alla Masseria
Il Quotidiano 03.10.2025, 19:00
La mensa non è solo un luogo dove si distribuisce cibo, ma un vero punto di riferimento sociale. “Accogliamo persone singole, giovani, madri sole, anziani, disoccupati - spiega a Il Quotidiano Fra Martino Dotta - e spesso aiutiamo chi ha diritto a un sostegno statale ma non sa come ottenerlo o ha timore di chiederlo”.
La pressione sul settore sociale è in aumento, e la Fondazione Francesco, che per scelta non riceve fondi pubblici, registra ogni giorno nuove richieste da tutto il cantone. “C’è un riversamento verso gli enti privati – conferma Dotta – e questo ci preoccupa, soprattutto in tempi di tagli al sociale”.
L’iniziativa “pasto sospeso” non si ferma a Lugano: presto sarà attiva anche a Locarno, presso Casa Martini, grazie al Rotary del Locarnese. E domani, sabato, in occasione del secondo anniversario della Masseria della Solidarietà, ci sarà una giornata di porte aperte per celebrare questo importante traguardo.