Pedopsichiatria, inaugurato il centro di Stabio

Da settimana prossima i minorenni con patologie psichiatriche acute avranno finalmente uno spazio interamente a loro dedicato. A ospitare la nuova unità di cura pedopsichiatrica cantonale con 13 posti letto è lo stabile della ex clinica di San Pietro di Stabio, abbandonato per anni e recentemente ristrutturato.

Si tratta di una soluzione provvisoria in attesa della nuova clinica definitiva prevista dalla Pianificazione sociopsichiatrica cantonale che avrà 20 posti letto e sorgerà verosimilmente a Bellinzona.

Una soluzione provvisoria che amplia però in maniera significativa l’offerta finora disponibile sul territorio ticinese, rispondendo a un bisogno sempre più impellente nella società.

“Dopo diversi anni in cui ci sono state delle ricerche, purtroppo non andate a buon fine, finalmente possiamo inaugurare questa struttura che è assolutamente fondamentale per colmare un bisogno in favore soprattutto di una fascia di popolazione particolarmente fragile”, ha detto il direttore del Dipartimento cantonale sanità e socialità Raffaele De Rosa.

“Un passo epocale nella risposta in ambito pedopsichiatrico cantonale. Un passo che non potevamo più assolutamente attendere. È una risposta, seppur provvisoria, che consentirà una presa in carico adeguata ai bisogni dei minorenni”, ha affermato il direttore dell’organizzazione sociopsichiatrica cantonale Daniele Intraina.

Così De Rosa ed Intraina si sono espressi sull’importanza di una struttura che si è fatta attendere a lungo: le origini di questo progetto risalgono infatti a ben 15 anni fa e non si è ancora arrivati alla tappa finale. “Sul progetto definitivo che è stato presentato pendono alcuni ricorsi, per cui confidiamo di trovare la soluzione definitiva entro il 2028, data entro la quale dovremmo riconsegnare la struttura”, ha aggiunto De Rosa.

Per allora i posti letto previsti sono venti e la struttura offrirà anche prestazioni di day hospital e di home treatment, ovvero direttamente in prossimità all’interno delle famiglie. Prestazioni impossibili da offrire oggi a causa della posizione di San Pietro di Stabio sull’asse cantonale. 

Però, va detto, già con i 13 posti letto attuali si fa un grande passo avanti. E questo perché fino ad ora i pazienti minorenni che necessitavano di un ricovero stazionario venivano collocati in reparti destinati agli adulti, principalmente nella clinica psichiatrica cantonale oppure nel piccolo reparto di pedopsichiatria composto da cinque posti letto al 14esimo piano dell’Ospedale Civico di Lugano. Un piano che verrà chiuso nell’ambito della ristrutturazione dell’intera torre. 

Questi 13 posti, per Daniele Intraina, rispondono al bisogno attuale. “Sì, se poniamo l’accento all’acuzie della presa in carico, quindi limitando le prestazioni alle tre-quattro settimane necessarie al superamento della crisi. San Pietro di Stabio, l’unità di cura integrata, e sottolineo integrata perché deve agire in concerto con tutti gli altri presidi della rete terapeutica cantonale, non deve trasformarsi in una comunità, dove hai una data di entrata, ma non hai una data della dimissione. Per quanto attiene i numeri, se noi consideriamo che annualmente al Civico afferivano circa una cinquantina di pazienti e una sessantina in clinica psichiatrica cantonale, ecco i 13 posti a disposizione oggi dovrebbero rispondere quantomeno all’urgenza”.

La durata media di un trattamento della fase acuta va dai 23 ai 28 giorni. L’investimento cantonale per mettere in sicurezza la struttura che ha coinvolto, oltre al DSS, anche la sezione logistica del Dipartimento delle Finanze e dell’Economia, ammonta a circa 1’000’000 di franchi.