Giovedì scorso, a Castione, un bambino si è ferito gravemente cadendo dal suo monopattino. Stando all’ultimo aggiornamento sul suo stato di salute, è ricoverato in condizioni stabili all’ospedale pediatrico di Zurigo. E sono proprio i giovani sotto i 15 anni i principali protagonisti di questa categoria di incidenti. In Svizzera, annualmente, se ne verificano una cinquantina. In Ticino, negli ultimi 5 anni gli infortuni considerati seri tra gli under 15 in monopattino, skateboard e pattini a rotelle sono stati 12.

Bambino cade dal monopattino, è grave
Il Quotidiano 27.11.2025, 19:00
“Un incidente su tre avviene per colpa di di terzi, quindi la maggior parte degli incidenti avviene in maniera autonoma”, ha spiegato ai microfoni de Il Quotidiano il delegato dell’Ufficio prevenzione degli infortuni Pascal Agostinetti. Ciò, precisa, è dovuto al fatto che “si tratta di mezzi molto leggeri, poco visibili e quindi anche difficili da riconoscere sulla strada”. Chi conduce questo tipo di mezzo sottostà alle norme previste per i pedoni: può usarlo sui marciapiedi in zone pedonali e in vie secondarie o a velocità moderata dove i marciapiedi non ci sono.
L’importanza del casco
Agostinetti avverte: monopattini e mezzi affini “hanno ruote molto piccole, quindi sono molto più esposti anche alle imperfezioni di un’infrastruttura stradale o di un marciapiede, un bordo o un tombino. Quindi si capisce molto bene che portare casco, in questi casi, risulta sicuramente determinante”. Il casco non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato. È consigliato indossare anche “ginocchiere, vestiti chiari e magari abiti con materiale rifrangente per rendersi visibili. Di notte, ma anche di giorno”, spiega Mattia Da Dalt, addetto alla prevenzione per il servizio comunicazione e formatore della Polizia Cantonale ticinese.
La campagna TCS “Guarda | Rallenta | Fermati”
La consulenza 02.09.2025, 13:00
Contenuto audio
Polizia che promuove campagne di sensibilizzazione. Il primo passo, con i più piccini, alla scuola dell’infanzia: si apprende a muoversi da pedoni. Poi, dalle elementari, la sensibilizzazione prevede anche la mobilità lenta, intesa come bicicletta e monopattini.










