Ticino e Grigioni

Abusi sessuali, si apre il processo all’ex sacerdote del Papio

L’uomo avrebbe già ammesso i fatti che riguardano due delle nove vittime identificate dalla Magistratura

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Radiogiornale delle 07.00 del 14.08.2025: Il servizio di Francesca Calcagno sul processo per abusi

RSI Info 14.08.2025, 07:00

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Di: Radiogiornale/Calcagno/FCi 

Inizia oggi, giovedì, il processo a carico del sacerdote di 56 anni, già cappellano del collegio Papio di Ascona. L’uomo era stato arrestato un anno fa con l’accusa di abusi sessuali su minori. Da allora è in carcere e ha già cominciato a scontare la sua pena.

L’arresto aveva suscitato sconcerto all’interno dello stesso collegio e tra la società civile, anche perché il 56enne è una persona molto nota nel suo ambiente: fino al suo arresto è stato assistente spirituale della Pastorale giovanile diocesana, che è la proposta educativa della Chiesa cattolica. Inoltre è stato docente al liceo di Lugano 2, a Savosa, e aveva rivestito anche la carica di responsabile dell’Ufficio istruzione religiosa scolastica.

I casi di abusi con il quale sarà confrontato in aula sono una ventina. Gli episodi sarebbero avvenuti tra il 2015 e il 2023 per lo più in Ticino e quasi sempre in luoghi legati all’ambito ecclesiastico. Le vittime sarebbero 9, quattro minorenni e 5 maggiorenni. L’uomo avrebbe toccato i giovani nelle parti intime mentre eseguiva loro dei massaggi che definiva rilassanti. In un episodio, sarebbe andato oltre i toccamenti.

La procuratrice pubblica Valentina Tuoni gli contesta dunque reati di natura sessuale. Secondo informazioni della RSI, il sacerdote avrebbe ammesso i fatti riguardanti due delle vittime identificate dalla Magistratura.

Tutto è partito, ricordiamo, da una segnalazione che aveva raccolto direttamente l’amministratore apostolico della Diocesi di Lugano Alain de Raemy, che a sua volta aveva portato il caso alla Commissione di esperti in caso di abusi sessuali, che poi aveva accompagnato alla denuncia una delle nove persone che figurano sull’atto d’accusa. Non è invece per ora stato chiarito il ruolo del precedente vescovo di Lugano Valerio Lazzeri, ovvero se davvero avesse ricevuto già una segnalazione oppure no.

Il portavoce della Diocesi di Lugano ha indicato che a seguire il processo in aula non ci saranno rappresentanti della Curia, ma quest’ultima prenderà posizione dopo la sentenza, che potrebbe arrivare già in giornata.

05:55

Notiziario

Notiziario 14.08.2025, 06:00

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