Riuniti per Natale 2025

In salotto, un pianoforte a coda

La seconda puntata di Riuniti per Natale ci conduce a Otos, un paesino della comunità valenciana dove la ticinese Lidia Sperandio ha cresciuto la sua famiglia in nome della musica

  • Un'ora fa
Lidia Sperandio
10:43

Riuniti per Natale a Otos

Il Quotidiano 24.12.2025, 19:00

Di: Mattia Bertoldi 

Come da tradizione, anche quest’anno torna “Riuniti per Natale” per raccontarvi le storie di alcuni emigranti partiti dalla Svizzera italiana. Il Paese scelto per l’edizione 2025 è la Spagna con tappe a Madrid, Barcellona, nella Comunità Valenciana e nell’arcipelago delle Isole Canarie, con vista sull’Oceano Atlantico.

“La mia automobile avrà anche macinato più di 270 mila chilometri, ma in salotto abbiamo un pianoforte a coda ed è questa la cosa che conta di più”. Parola di Lidia Sperandio, nata nel 1969 a Bosco Luganese, che ha scelto un luogo insolito per radicarsi in Spagna. Vive infatti a Otos, un Comune di circa 450 abitanti a metà strada tra Alicante e Valencia, e qui conduce l’unico bar del paese insieme al marito Pep e alla sua famiglia: si chiama Bar Paradis.

Cortado dopo cortado, caffè dopo caffè, la vita da bar le ha permesso di integrarsi nella comunità e di praticare il valenciano, una varietà del catalano indispensabile per poter ambire a una cattedra nella scuola pubblica. Lidia, infatti, è docente di francese e lavora in un istituto distante pochi chilometri.

Insieme al marito Pep

Insieme al marito Pep

Ma è la musica il tratto caratteristico della famiglia Sperandio. Lidia ha infatti cantato sin da piccola, passando dal coro del Sacro Cuore di Lugano al coro del Liceo Lugano 1 diretto da Ernesto Quadranti, con esperienze da corista anche al Festival Jazz di Ascona. Nel 2000 si è trasferita in Spagna e qui ha iniziato a cantare in un’orchestra dove, alla batteria, c’era proprio Pep. Ma mentre il repertorio e il pubblico spingevano per i brani pop, lui e Lidia si sono scoperti amanti di altri generi e di un preciso album del gruppo acid jazz inglese Incognito: Positivity, pubblicato nel 1993.

L’amore per il jazz e la musica è stato così trasmesso anche alle due figlie, Lara (nata nel 1999) e Deva Mira (2007). Davanti al pianoforte di casa, la più grande ha insegnato alla più piccola a muovere le dita sulla tastiera ed è così sbocciato un talento che è ormai riconosciuto a livello internazionale. Mentre Lara si avvicinava sempre più allo studio della cultura asiatica, Lidia ha fatto di tutto per permettere a Deva Mira di coltivare l’amore per il pianoforte: ore e ore di macchina per portarla dai migliori maestri, iscrizioni ai concorsi musicali e l’acquisto del pianoforte a coda che ancora oggi svetta nel suo salotto.

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La nostra emigrante si è trasformata così in una sorta di assistente personale della figlia minore – un ruolo che ha portato i suoi frutti: nel 2024 Deva è stata selezionata dalla fondazione creata da Lang Lang, uno dei migliori pianisti al mondo. In questo 2025 la giovane artista ha quindi suonato in onore del principe William, in Inghilterra, e partecipato al Concorso pianistico internazionale giovanile e festival di musica “Jeune Chopin”, svoltosi a Lugano alla fine di marzo. Dopo anni di assenza dalla Svizzera, Lidia ha potuto così mostrare alla figlia i luoghi più importanti della sua adolescenza trascorsa nel Luganese.

A settembre 2025 Deva Mira ha iniziato a frequentare il Royal College of Music di Londra mentre la vita di Lara è ormai radicata a Utrecht, in Olanda, dove si è trasferita per lavoro. Lidia e Pep sono invece rimasti a Otos, un luogo che lei non esita a definire “il Malcantone della comunità valenciana”. Un’etichetta che dimostra come anche questo pezzettino di Spagna, in fondo, è diventata per lei casa.

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