Ticino e Grigioni

Natale, un poco di neve e anticiclone in arrivo

Nella Svizzera italiana il limite delle nevicate dovrebbe abbassarsi in queste ore fino a 700 metri; il bianco Natale però durerà poco

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La meteo in montagna

Il Quotidiano 24.12.2025, 19:00

Di: QUOTIDIANO- C.Piccaluga/sdr 

Natale sotto la neve, un’immagine da cartolina che, per molti, è sinonimo di magia. Ma chi vive nella Svizzera italiana, soprattutto in pianura, da tempo deve accontentarsi di un’atmosfera diversa: anche quest’anno il “bianco Natale”, infatti, non arriverà a bassa quota. In montagna, invece, la coltre bianca si farà vedere — con discrezione — accontentando almeno una parte degli amanti dell’inverno.

A spiegare la situazione è la meteorologa Lisa Moser, che descrive alle telecamere del Quotidiano della RSI il quadro di queste ore. “Siamo interessati da afflussi da sud-est che ci portano dell’area più umida - spiega - soprattutto in direzione del versante sud alpino. Le precipitazioni che stanno interessando tutto il Ticino e il Moesano, attualmente cadono sotto forma nevosa ma al di sopra dei 1’000 metri circa”.

La buona notizia, per chi spera almeno in una spolverata in quota, è che il limite neve è destinato a scendere, anche se non abbastanza da imbiancare la pianura. “Il limite delle nevicate dovrebbe abbassarsi in queste ore fino a 700 metri, dice analizzando i dati, quindi domani mattina (giovedì ndr) al di sopra degli 800 metri potremmo svegliarci con la neve, da 2 a 8 centimetri”.

Il clima dopo le feste promette sole

Subito dopo le festività, il tempo cambierà volto. E non in direzione di nuove nevicate. “Quello che vediamo è l’espansione di un anticiclone, quindi una zona di alta pressione che porta a tempo stabile soleggiato verso la regione alpina”, anticipa Moser. Tradotto: da Santo Stefano in poi, la tendenza è verso giornate migliori. “A partire da Santo Stefano saremo praticamente sotto tempo soleggiato e asciutto”. Sole e bel tempo, almeno fino a Capodanno.

Una stabilità che porta con sé anche un’altra fotografia: la neve c’è, ma sempre più spesso “si ritira” verso l’alto. La stessa esperta ha mostrato al Quotidiano sui monitor di lavoro come la neve sia presente in Ticino, soprattutto sulle cime delle montagne, mentre le vallate ne sono sgombre. E la scena è eloquente: fondovalle e vallate superiori senza bianco, perfino dove un tempo era più facile trovarlo.

Il risultato è un inizio di stagione decisamente sotto tono per le regioni di montagna, in particolare per la media montagna, spesso la più fragile quando le temperature restano elevate e le precipitazioni diventano più intermittenti. Moser porta un esempio concreto. “Se prendiamo l’esempio della stazione di Bosco Gurin, l’altezza del manto nevoso attuale dovrebbe essere attorno a una quarantina di centimetri. Al momento abbiamo misurato due centimetri, quindi molto al di sotto della norma”.
Un divario che racconta una tendenza, ma non una certezza assoluta. “Grandi nevicate saranno sempre più rare, però rimane una certa variabilità di anno dopo anno”, precisa Moser, lasciando uno spiraglio alla sorpresa perché - conclude - può capitare ancora che arrivi una quantità di neve elevata anche nelle Alpi”.

E così, per i nostalgici del bianco Natale, resta la speranza più romantica, quella nevicata “anomala”, capace di cambiare tutto in poche ore e di riportare, almeno per una notte, la magia della coltre bianca sulla Notte Santa.

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