"La nuova ordinanza firmata martedì dal ministro della Salute italiano Roberto Speranza riguarda chi si muove principalmente per turismo. Non sono quindi soggetti alle nuove misure né i frontalieri, né gli svizzeri che entrano in Italia per fare la spesa, andare al bar o al ristorante. Sempre che ci si muova su mezzo privato, la permanenza all’estero non duri più di 48 ore e la destinazione non sia a oltre 60 chilometri dal luogo di residenza. Abbiamo lavorato da subito insieme ai tecnici del Ministero per evitare che il nostro territorio venisse penalizzato e abbiamo raggiunto l'obiettivo."
Queste le parole lapidarie del senatore italiano Alessandro Alfieri, che ha in mano questo dossier, dopo il caso delle automobili bloccate e rimandate indietro al valico di Bizzarone. Secondo quanto sta emergendo in queste ore, va chiarito, alcuni di quei veicoli provenivano da altri cantoni, da qui la richiesta di "marcia indietro".
Dello stesso avviso il presidente dell'Associazione Comuni italiani di Frontiera (ACIF) Massimo Mastromarino, il quale ribadisce che tutto è come prima per gli spostamenti entro i 60 chilometri.
La comunicazione arrivata da Roma si è prestata a più interpretazioni tanto che, come hanno fatto rilevare diversi esercenti tra Varesotto e Comasco, molte sono state le telefonate di disdetta in negozi di fiducia, ai ristoranti per cene prenatalizie, dal parrucchiere oppure dall'estetista. Discorso diverso è quello che attiene agli spostamenti con mezzi pubblici o la presenza in bar e ristoranti: qui vige il cosiddetto super green pass valido dal 6 dicembre scorso, senza nessuna deroga per chi arriva dal Ticino.
RG del 15.12.2021 - Le regole per entrare in Italia
RSI Info 16.12.2021, 17:37
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