La distanza minima per l’esercizio della caccia dai fabbricati abitati, dai campeggi, dai percorsi vita e dai sentieri naturalistico-didattici è stata aumentata da 50 a 200 metri. Lo ha deciso il Dipartimento del territorio ticinese a seguito dei recenti tragici incidenti.
Questi correttivi entreranno in vigore per la caccia tardo autunnale al cervo e al capriolo, nonché per la caccia invernale al cinghiale, il cui inizio è previsto il prossimo 23 novembre.
Nelle zone dei piani a nord di Bellinzona e dei distretti di Riviera e Blenio, la fascia oraria per l’esercizio dell’attività venatoria (dalle ore 07.00 alle ore 14.00) è stata fortemente ridotta, anticipando alle ore 09.00 l’orario giornaliero di chiusura. È stato inoltre introdotto, per entrambi i tipi di caccia, l’obbligo per tutti i cacciatori d’indossare indumenti ad alta visibilità. Per la stagione venatoria 2020 il Dipartimento del territorio intende inoltre valutare un secondo pacchetto di misure.
NOT 17.00 dell'11.10.2019 La voce di Marco Viglezio
RSI Info 11.10.2019, 19:36
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Quella delle distanze "è una misura che non porta nulla e creerà problemi ai cacciatori", ha commentato Marco Viglezio, vicepresidente della Federazione ticinese dei cacciatori, perché "il Ticino è disseminato di rustici riattati fuori zona e se si traccia un cerchio di 200 metri attorno a ognuno di essi in certe zone sarà impossibile cacciare".
Le misure del Cantone per una caccia sicura
Il Quotidiano 11.10.2019, 21:00