Ticino e Grigioni

Scatti di dolore, immagini di speranza: la fotografia contro il femminicidio

Flavia Leuenberger Ceppi racconta il suo progetto, 11 fotografie che raccontano la violenza sulle donne per contribuire a dire basta

  • Ieri, 21:24
02:35

Raccontare i femminicidi con la fotografia

Il Quotidiano 11.07.2025, 19:00

Di: QUOTIDIANO/sdr 

Dall’inizio dell’anno in Svizzera ci sono stati 19 femminicidi. Di fronte a questo numero allarmante le autorità si sono impegnate ad aumentare la disponibilità di posti nelle case di accoglienza e a rafforzare la prevenzione. Questo anche attraverso una campagna nazionale di sensibilizzazione contro una piaga sociale che non si può più sottacere. E il progetto di una fotografa ticinese, sul tema, non lascia indifferenti. 

Pistole tra calzini e papillon, volti nascosti dietro un velo nuziale un tempo simbolo di felicità e aspettative, ora di dolore e disperazione. Foto di bimbi ritratti in attimi felici, la cui vita potrebbe essere scossa in un attimo. Questi e molti altri sono i temi degli 11 scatti della fotografa Flavia Leuenberger Ceppi.

Attraverso la forza delle immagini affronta e racconta il femminicidio non solo come fatto di cronaca, ma come ferita profonda di una società ancora segnata da stereotipi e silenzi che finisce per avere non solo le vittime dirette, ma anche quelle collaterali. Come i figli di chi viene ucciso. Ogni scatto è una sorta testimonianza: un volto, un oggetto, una parte del corpo, un luogo che diventa simbolo di un’assenza, di una vita sottratta troppo presto. La stessa professionista spiega al Quotidiano della RSI che in quelle immagini non vi è solo uno slancio commemorativo, ma anche educativo e sociale. La fotografia qui diventa denuncia ma anche prevenzione, perché certi segnali non rimangano invisibili.

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