Ticino e Grigioni

Casse malati: “Le due iniziative vanno respinte”

Il Governo ticinese invita a votare no ai testi di PS e Lega in votazione il 28 settembre – Temi federali: no all’abolizione del valore locativo, sì all’identità elettronica

  • Oggi, 12:05
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Per il Consiglio di Stato le due iniziative cantonali avrebbero pesanti conseguenze finanziarie per Cantone e comuni

  • TiPress
Di: dielle 

Tre no e un sì. Il Consiglio di Stato ticinese ha preso ufficialmente posizione oggi (giovedì) sui temi in votazione il prossimo 28 settembre durante una conferenza stampa a Bellinzona.

Partendo dagli oggetti cantonali, il Governo si oppone fermamente alle due iniziative di PS e Lega sui premi di casse malati.

L’iniziativa “per il 10%”, promossa dalla sinistra, chiede che nessuno paghi più del 10% del proprio reddito per i premi di cassa malati. Secondo il Consiglio di Stato, l’approvazione metterebbe a rischio l’attuale sistema di riduzione dei premi, considerato tra i più sociali in Svizzera. “Già oggi un ticinese su tre riceve un sostegno finanziario, che viene adeguato automaticamente all’aumento dei premi”, ha spiegato il Governo. L’adozione di questa proposta comporterebbe costi aggiuntivi stimati in circa 300 milioni di franchi all’anno. “Questo corrisponderebbe a un aumento di circa 20 punti percentuali del moltiplicatore cantonale”, ha avvertito il Consiglio di Stato. Per finanziare tale spesa, secondo il Governo, si dovrebbe rinunciare a servizi essenziali o aumentare le imposte.

La seconda iniziativa, portata avanti dalla Lega dei Ticinesi, chiede invece la deducibilità integrale dei premi di cassa malati dalle imposte. Anche in questo caso, il Governo si oppone fermamente. “Il Ticino è già il cantone che concede le deduzioni più generose in Svizzera per gli oneri assicurativi”, ha sottolineato. Inoltre, secondo il Consiglio di Stato, questa proposta avvantaggerebbe soprattutto i redditi elevati. L’impatto finanziario stimato è di quasi 100 milioni di franchi all’anno, suddivisi tra Cantone (55,1 milioni) e Comuni (44 milioni). “Anche in questo caso, l’approvazione avrebbe conseguenze significative sulle prestazioni erogate e potrebbe comportare la necessità di aumentare le imposte”, ha ammonito il Governo, che invita a respingere entrambe le iniziative.

No all’abolizione del valore locativo, sì all’identità elettronica

Per quanto riguarda i due temi federali alle urne sempre il 28 settembre, il Consiglio di Stato invita a votare “sì” alla Legge sull’identità digitale (Id-e) e “no” all’abolizione del valore locativo.

Per quanto riguarda l’abolizione del valore locativo e la conseguente possibilità per i cantoni di introdurre un’imposta sulle abitazioni secondarie, il Governo ticinese aveva già fatto i conti in primavera, spiegando che nel caso si confermasse l’abolizione, in Ticino mancherebbero circa 100 milioni di franchi all’anno dalle imposte: 55 milioni le perdite per il Cantone, 44 per i comuni. Mancanza che dovrebbe essere compensata - queste le previsioni - con un aumento di aliquota fiscale del 7,5%. Ecco perché il Governo ticinese auspica che la proposta di abolire il valore locativo - approvata dalle Camere federali - venga bocciato dal popolo.

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