Si delineano i contorni dell’arresto, lo scorso aprile a Lugano, di una donna cinese di 62 anni per un giro illegale di prostituzione. Il Ministero pubblico e la polizia cantonale hanno annunciato lunedì la chiusura dell’inchiesta.
Dagli accertamenti, svolti in collaborazione con gli agenti della Città di Lugano, è emerso che la 62enne, attiva precedentemente all’estero, ha sfruttato lo stato di vulnerabilità di un’altra cittadina cinese, spingendola a esercitare prestazioni erotiche a pagamento e trattenendo poi parte del guadagno.
Il tutto in assenza dei necessari permessi per svolgere attività lucrative e all’interno di un appartamento in città. I fatti vanno da fine di marzo a metà aprile, quando sono emersi i primi riscontri che hanno poi portato all’ispezione dell’appartamento.
Le ipotesi di reato nei confronti della 62enne, nel frattempo a piede libero, sono di promovimento della prostituzione, esercizio illecito della prostituzione, infrazione alla Legge federale sugli stranieri e impiego di stranieri sprovvisti di permesso. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Simone Barca.

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Notiziario 05.08.2024, 11:00
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Cresce la prostituzione illegale
Il Quotidiano 20.03.2024, 19:00