Circa il 40% degli appartamenti in affitto a Lugano rientra nei criteri di sostenibilità economica. Lo sostiene uno studio statistico presentato giovedì dal Municipio.
Per la città, un alloggio è considerato “sostenibile” se l’affitto, spese comprese, non supera il 30% del reddito mensile dell’economia domestica. In base a questo parametro, una famiglia tipo – due adulti e due bambini, con un reddito mensile di 7’760 franchi – può accedere potenzialmente a un terzo del mercato degli affitti luganesi.

A Lugano c'è chi va e c'è chi viene
Il Quotidiano 03.07.2025, 19:00
Ma perché è stato scelto proprio il 30%? L’Ufficio federale dell’alloggio, infatti, fissa una soglia inferiore – il 25% – per le famiglie a basso reddito, indicando che superarla può compromettere altri bisogni essenziali. “Chiaramente ci sono altre fonti che dicono il 25%; altre sono ancora più conservative e parlano del 20%”, spiega ai microfoni di SEIDISERA, Lorenzo Barisone, statistico della città. “Di fatto il 30% è una soglia a livello europeo definita abbastanza comunemente. E c’è da dire che questa percentuale di un terzo si confronta con un tasso di rischio di povertà in Ticino del 21,6%: quindi, anche riducendo la soglia, resteremmo su un valore paragonabile”.
Non mancano tuttavia i rilievi critici. Spesso gli alloggi accessibili si trovano fuori dal centro cittadino e restano dubbi sulla loro qualità. “Indagare la qualità specificatamente degli alloggi sostenibili è più complesso da un punto di vista della gestione dei dati”, spiega Barisone. “Abbiamo però realizzato uno studio generale sugli edifici di Lugano – che sarà aggiornato in estate e ripresentato in autunno – e cercheremo di entrare nel merito anche di questa peculiarità”.