Il timore dei tagli e le conseguenze per la mobilità stradale. Sono questi i temi che oggi, giovedì, erano all’ordine del giorno in un incontro online tra i vertici di FFS Cargo e una delegazione del Consiglio di Stato. Si tratta della soppressione di quaranta posti di lavoro in Ticino e del riversamento del traffico di camion sulle strade, dovuti alla strategia dell’azienda che prevede la chiusura di due terminali ticinesi, a Cadenazzo e Lugano-Vedeggio.
Il consigliere di Stato Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio ticinese, ha riferito al Quotidiano che “noi in particolare abbiamo posto l’accento sul fatto che non vogliamo avere dei nuovi migranti”, ovvero “dei ticinesi che, magari con famiglia, per mantenere il posto, sono costretti ad accettare un trasferimento a Zurigo o a Basilea”, perciò “si farà tutto il possibile per evitare queste situazioni”. “Le ferrovie hanno una borsa interna, un mercato del lavoro interno”, e “hanno detto che dovrebbero esserci margini presso TILO, ad esempio, o altre soluzioni sul territorio cantonale”, ha specificato.
FFS Cargo non cambia idea sulla chiusura dei due terminali in Ticino, entro la fine di quest’anno, ma ha fornito nuove rassicurazioni sui quaranta posti di lavoro a rischio. A destare ulteriori preoccupazioni, anche ai Comuni, c’è però il traffico dei camion.
“Anche questo è stato discusso”, ha osservato Zali, spiegando che “saranno ancora disponibili dei servizi per caricare camion, ma non più con una rete complessa come vi era prima”, ma “singolarmente sarà possibile organizzare questo genere di trasporto”. Questo è un tema che “loro (FFS Cargo, ndr) comprendono e al quale sono sensibili”, perché “sono affari che perdono se i camion lasciano la ferrovia e tornano sulla strada”, ha concluso il direttore del Territorio.
Il terminal luganese non sembra destare interesse all’azienda. Diverso è invece il discorso per quello sopracenerino. “Quello di Lugano per noi non è un terminale importante”, ha dichiarato Alexander Muhm, responsabile del Traffico merci FFS Cargo, spiegando che “c’è troppo poco traffico”. E ha sottolineato: “A noi conviene concentrarci su Cadenazzo, perché avremo sempre più traffico postale”, e “già oggi posso dire che in futuro ci sarà qualcun altro che gestirà questo terminale e sì, ci sono già interessati”.
Al momento non si conoscono però i nomi di possibili nuovi gestori e non si hanno informazioni sullo stato delle trattative.