Cinquant’anni di interventi in Svizzera e all’estero, centinaia di vite salvate e un legame profondo tra conduttori e cani da ricerca. Redog Ticino ha celebrato sabato il proprio anniversario con una dimostrazione pubblica, offrendo a curiosi e appassionati l’occasione di osservare da vicino il lavoro delle unità cinofile specializzate nella ricerca di persone disperse.
Tra i cani presentati c’è Spock, sette mesi, in fase di addestramento. Il suo referente ha raccontato che “è un lavoro perfetto per il suo cervello, per farlo ragionare. E vogliamo contribuire attivamente a ricercare le persone disperse”.
La dimostrazione ha incluso esercizi di obbedienza con cani adulti, tra cui Luna, nove anni, già impiegata in operazioni reali. “In superficie abbiamo trovato poche persone vive purtroppo. In maceria invece, ad esempio a Lostallo, siamo riusciti a trovare l’unica donna viva subito, all’inizio delle ricerche”, ha raccontato, intervistato dal Quotidiano, Fabio Giussani, membro dell’unità cinofila.
In caso di ritrovamento sotto le macerie, si impiegano più cani per confermare la presenza, data la complessità degli interventi. Il conduttore Mauro Bonomi ha ricordato l’intervento di un altro cane di nome Luna in Turchia, dove ha contribuito al salvataggio di una madre e del suo bambino, estratti vivi dopo 72 ore.