I sequestri di scialli e sciarpe di lana di shathoosh, prodotti con lana dell’antilope del Tibet, sono in aumento: nei soli mesi di dicembre e gennaio ne sono state confiscate 69 in tutta la Svizzera, 35 delle quali alla dogana di Castasegna.
La lana shathoosh, estremamente morbida e calda, è considerata la più pregiata al mondo ma il commercio è proibito dal 1979 poiché l’animale è in via d’estinzione a causa del bracconaggio. Per produrre ogni scialle, che può costare fino a 25'000 franchi, vengono uccisi dai 3 ai 5 animali. Il numero delle antilopi è diminuito del 90% negli ultimi 100 anni e ora al mondo ne restano solo 75'000 esemplari.
L'intercettazione alla dogana è quindi parte dell'applicazione della convenzione internazionale di Washington che protegge le specie minacciate. “Non è sempre chiaro se sono coscienti che sia illegale. Certi lo sanno e fanno finta di niente e altri invece ignorano il tipo di sciarpa che hanno”, afferma Malvin Hort, sergente maggiore delle dogane federali.
Gli scialli confiscati sono consegnati all’Ufficio federale di sicurezza alimentare e veterinaria che li conserva a Berna e a volte li usa per motivi di formazione. I portatori devono pagare una cauzione di alcune migliaia di franchi e poi il dossier passa alle autorità giudiziarie.