Le frontiere meridionali della Svizzera durante il weekend non sono sorvegliate dai droni militari che durante la settimana sostengono dal cielo l’operato delle guardie di confine per lottare contro le entrate illegali, il contrabbando e criminalità. Malviventi, passatori e profughi beneficerebbero così di due giorni di relativa tranquillità per riparare nella Confederazione.
A rivelarlo è un’inchiesta della SRF dalla quale emerge che la limitazione non è legata all’operatività dell’esercito che sarebbe in grado di operare a ogni ora del giorno o della notte. L’emittente ha analizzato i dati, non pubblici, relativi ai voli di sorveglianza svolti negli ultimi due anni. Quasi tutti sono operati di notte, ma mai durante la fine di settimana.
A motivare la scelta operativa sarebbe la volontà, confermata anche dal consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi, di non esasperare gli abitanti del Sottoceneri imponendo loro il rumore provocato dagli ADS 95 Ranger anche nelle notti della fine di settimana.
Diem