Il contratto collettivo di lavoro (CCL) dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) è stato rinnovato per quattro anni, dal 2026 al 2029. La novità più importante è l’aumento delle indennità per il lavoro notturno e festivo. Nello specifico, per i turni di notte si passerà da 2,50 a 4 franchi all’ora, per quelli festivi da 5 a 6. L’adeguamento più importante riguarda però il notturno festivo, che da 2,50 passa a 6 franchi (pari a un +140%).
Il “rafforzamento delle indennità”, come si legge in un comunicato diffuso lunedì dall’EOC, dimostra “la volontà di valorizzare concretamente l’impegno di chi assicura la continuità delle cure anche in condizioni più gravose”.
Ai microfoni del Quotidiano della RSI, Monica Ghielmetti - responsabile delle risorse umane EOC - ha spiegato: “Siamo consapevoli del contesto economico-finanziario in cui si trova non soltanto l’EOC ma tutta la sanità, per cui la responsabilità di tutti è, oltre che valorizzare il lavoro delle nostre persone, anche di garantire una sostenibilità nel tempo”.
Per Xavier Daniel, segretario cantonale del sindacato OCST, si tratta di un buon risultato, “perché inizialmente si voleva rinnovare tacitamente il contratto, invece siamo riusciti a ottenere diversi miglioramenti”, come ha commentato alla RSI.. E c’è soddisfazione anche da parte di Fausto Calabretta, co-segretario cantonale VPOD.
Il CCL riguarda più di quattromila collaboratori di tutte le professioni non mediche. I quadri sono fuori e i medici e gli assistenti ne hanno un altro. L’EOC non dice quanto costeranno in più le nuove indennità. Nel frattempo i sindacati concludono - lo dice Calabretta - che “bisognerebbe aumentare il contingente, ma non è al momento possibile. Ci sono degli sforzi che l’EOC sta facendo, ma è evidente che per ora non sono sufficienti”.





