Il programma di autodenuncia fiscale italiano, la cosiddetta "voluntary disclosure", si è concluso negli scorsi giorni. Mercoledì a Roma si sono tirate le somme: una sessantina di miliardi di euro riemersi, di cui il 70% provenienti dalla Svizzera.
La maggior parte dei fondi rientrati in Italia dalla Confederazione vengono dal Ticino. Lo conferma, al microfono di Romina Lara, il direttore dell'Associazione bancaria ticinese Franco Citterio, che ha pure analizzato l'impatto dell'autodenuncia fiscale italiana sulla piazza finanziaria ticinese.
Dei 41 miliardi emersi di origine “svizzera” si stima che circa 26 erano custoditi nelle banche ticinesi. Un calcolo approssimativo, non ufficiale, basato sul fatto che circa la metà delle domande sia arrivata dalla vicina Lombardia.
Red.MM/CSI/Quot/Swing
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