Ticino e Grigioni

ErreDiPi chiede di ripartire dalle rivendicazioni dei manifestanti

La rete torna sullo sciopero di giovedì scorso e si rivolge al Governo: chiesto un carovita all’1,4% e l’annullamento della decisione di non sostituire il 20% del personale partente

  • 7 marzo, 12:20
  • 30 marzo, 11:58
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Un'azione di protesta intrapresa dalla rete lo scorso dicembre

  • archivio tipress
Di: RG/John Robbiani

“Non ci pare che le 6’000 persone in piazza a Bellinzona, giovedì, abbiano chiesto di congelare il carovita nel 2024 e nel 2025”.  Così ErreDiPi, la rete per la difesa delle pensioni, è tornata sullo sciopero in Ticino dei dipendenti pubblici di settimana scorsa e sulla giornata di mobilitazione.

Sciopero dei dipendenti pubblici in Ticino

Telegiornale 29.02.2024, 20:00

Ha quindi convocato oggi i media, annunciando di aver scritto al Consiglio di Stato per chiedere di riaprire le trattative a partire dalle rivendicazioni dei manifestanti: si chiede di riconoscere un carovita dell’1,4% e di annullare la decisione del Gran Consiglio di non sostituire il 20% del personale partente. ErreDiPi critica anche i sindacati, che propongono al Governo di riaprire il tavolo delle trattative, ma che non hanno coinvolto in questa discussione la rete per la difesa delle pensioni.

La rete ha quindi deciso di organizzare un’assemblea generale il prossimo 20 marzo, alle 20.00, presso le Scuole Medie 1 di Bellinzona.

RG 12.30 del 07.03.2024

Spaccatura nel fronte dello sciopero

Il Quotidiano 07.03.2024, 19:00

Post sciopero: spaccatura tra RdP e sindacati

SEIDISERA 07.03.2024, 18:11

  • RSI

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