Ticino e Grigioni

Finanze pubbliche, la corsa ai bond

L’emissione di obbligazioni per finanziare gli investimenti ha quasi sostituito i tradizionali debiti bancari ma se il rating peggiora, gli interessi crescono

  • Ieri, 20:48
10:59

Ticino e città si finanziano sempre più tramite obbligazioni

SEIDISERA 25.07.2025, 18:00

  • Keystone
Di: SEIDISERA/M. Ang 

In Ticino è in corso un trend a livello di gestione delle finanze pubbliche: quando si tratta di finanziare gli investimenti, chi può si lancia nell’emissione di obbligazioni (per ora lo stanno facendo le città di Lugano e di Bellinzona, oltre al Cantone, chiaramente). Obbligazioni che, a Lugano, per esempio, hanno quasi completamente sostituito i “tradizionali” debiti bancari.

Si chiamano obbligazioni, ma sono anche conosciute come bond. La Confederazione emette obbligazioni, il suo rating è una tripla A (AAA), il massimo possibile. Anche il Canton Ticino ha un rating. Moody’s, una delle agenzie di rating più famose al mondo, ha valutato il Cantone AA2 e anche Lugano e più recentemente Bellinzona hanno deciso di farsi valutare per poter emettere bond. Il loro rating è buono, AA3.

Le obbligazioni emesse dalla città di Lugano ammontano a “1 miliardo e 120 milioni di prestiti obbligazionari - dichiara ai microfoni di SEIDISERA Marco Chiesa, capo dicastero Finanze della città - compresi gli investimenti di quest’anno come il riscatto dell’arena sportiva”. Il 1° settembre il totale si ridurrà a un miliardo, perché si procederà al rimborso di 120 milioni. Lugano ha sostituito quasi completamente i debiti bancari tradizionali con le obbligazioni. “Grazie al nostro rating, il margine da riconoscere rispetto ai tassi di base di mercato è ben conosciuto da parte degli operatori e sostanzialmente inferiore rispetto a quello di un credito bancario”, dice Chiesa.

Il capo dicastero Finanze di Bellinzona, Fabio Käppeli spiega che “un’obbligazione è un titolo di debito. Certifica la promessa di ripagare questo debito in un certo lasso di tempo. Il vantaggio è quello di poter anche commerciare questo titolo. Come Città abbiamo fatto una prima storica emissione obbligazionaria per noi lo scorso anno: 125 milioni, che pensiamo di ripetere anche in futuro. Annualmente possiamo quantificare il risparmio in quasi 400’000 franchi”.              

A Lugano, in maggio, la città ha emesso bond per 100 milioni (durata 7 anni al tasso finale dello 0,61%). C’è perfino un’obbligazione della città, in scadenza 2070, con interesse allo 0,15%. Possono essere comprate anche dai comuni cittadini, anche se in generale si tratta di banche, asset manager, assicurazioni e fondi pensionistici.

Strumento, quello dei bond, che ha vantaggi e svantaggi. C’è per esempio la possibilità che il rating peggiori. E un peggioramento del rating porterebbe a un aumento del tasso d’interesse a carico dell’ente pubblico.

Le emissioni di bond, in un certo senso, rendono il lavoro nelle cancellerie comunali simile a quello delle tesorerie delle banche. “Parliamo di prestiti obbligazionari da 100 milioni, da 150 milioni, da 200 milioni quindi è una necessità quella di poter raccogliere il capitale sul mercato”, spiega ai microfoni di SEIDISERA il responsabile del Dipartimento delle finanze e dell’economia ticinese, Christian Vitta. “I tassi di interesse che otteniamo sono particolarmente interessanti. Se guardiamo gli ultimi anni abbiamo avuto periodi in cui ci avvicinavamo anche a tassi pari allo zero. Cerchiamo anche di avere scadenze scaglionate nel tempo e di evitare di concentrare la scadenza di tutti questi prestiti obbligazionari in pochi anni”. “Fortunatamente osserviamo una tendenza nuovamente al ribasso di questi tassi di interesse. Gli ultimi prestiti obbligazionari li abbiamo sottoscritti attorno all’1%”, sottolinea. E i prestiti obbligazionari servono non solo a finanziare gli investimenti. “Li abbiamo utilizzati in questi ultimi anni anche per l’anticipo dei contributi all’Istituto di previdenza del Canton Ticino, quindi alla cassa pensione dei dipendenti pubblici”.

Bellinzona ha quindi un centinaio di milioni in prestiti obbligazionari. Lugano circa 1 miliardo. Il Cantone 2,5 miliardi.

Se consideriamo il resto della Svizzera possiamo dire che il Ticino (ma anche Bellinzona e Lugano) - con la decisione di finanziare gli investimenti ricorrendo all’emissione di obbligazioni - seguono una tendenza nazionale. Altri 12 Cantoni tra romandi e svizzero-tedeschi hanno fatto ricorso a questo strumento (Argovia, i due Basilea, Berna, Ginevra, Grigioni, Lucerna, Neuchatel, Soletta, San Gallo, Vaud e Zurigo). In genere il tasso d’interesse è inferiore all’1%; la durata varia molto, si va da qualche anno a una ventina. Le principali agenzie specializzate nell’assegnare i rating sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Il rating indica la capacità di onorare i debiti di chi emette le obbligazioni e quindi il rischio di credito. Il Ticino è valutato da Moody’s AA2. Tutti gli altri Cantoni hanno una valutazione migliore, la massima, tranne Ginevra (che ha comunque una valutazione migliore rispetto a quella ticinese). Per capire meglio, a titolo di paragone, la Lombardia è stata valutata da Moody’s BAA2, è a metà scala.

Per quanto riguarda i Comuni, sono quelli grandi a emettere obbligazioni. Bellinzona e Lugano sono in compagnia di città come Zurigo, Ginevra, Losanna. Quest’ultima ha una valutazione (rating) uguale a quella di Bellinzona e Lugano. Berna e Zurigo invece sono messe meglio.

Guardando questi grandi centri, negli ultimi anni, c’è una tendenza particolare: si va verso il bond verde, l’obbligazione il cui capitale può essere utilizzato solo per finanziare progetti che hanno un impatto positivo sul cambiamento climatico (con le obbligazioni convenzionali i soldi possono invece essere spesi per qualsiasi investimento, non sono vincolati). Per esempio la città di Berna prevede di investire nei prossimi anni 500 milioni nella sua rete di teleriscaldamento. L’anno scorso ha quindi piazzato sul mercato finanziario i sui primi bond verdi, per un valore di 140 milioni di franchi. Per fare un’altro esempio Ginevra ha pure iniziato a emettere bond verdi dallo scorso novembre, per un valore di 140 milioni. E lo ha fatto per finanziare lavori di miglioria della pista di ghiaccio, posare pannelli solari sugli immobili di proprietà della città e isolarli meglio.

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