Ticino e Grigioni

Gabriele Gendotti show

Il ritorno in politica, Faido, la Valascia, la spaccatura nel PLRT dopo la scelta di Cantarelli

  • 24.12.2014, 01:00
  • 07.06.2023, 04:14
L'ex consigliere di Stato sulla scelta di Cantarelli: "Frutto dell’inesperienza di chi oggi regge le redini del nostro partito"

L'ex consigliere di Stato sulla scelta di Cantarelli: "Frutto dell’inesperienza di chi oggi regge le redini del nostro partito"

  • © tipress

"Non avrei mai immaginato di tornare in politica. Ho servito il paese per 30 anni e avevo deciso che poteva anche bastare. Mi hanno ancora una volta preso un po’ per il cuore", così l'ex consigliere di Stato Gabriele Gendotti commenta oggi la decisione di accettare una poltrona in Municipio a Faido.

"Le sfide sono molte. La valle si sta spopolando. I giovani migliori non possono rimanere perché per motivi di lavoro sono costretti ad andare a vivere da un’altra parte. Inoltre c’è una mancanza di massa critica per tante attività commerciali e professionali. Credo che la grande sfida sia quella di creare economia e posti di lavoro e rendere attrattivi questi comuni per la residenza", aggiunge.

Gendotti è tifoso biancoblu e la nuova Valascia è un dossier che gli sta a cuore. "Il problema non è l’investimento. I soldi si trovano. Molto più arduo sarà la capacità di far quadrare i costi di gestione corrente".

Gabriele Gendotti dice di sé stesso, con una battuta, di aver ricoperto tutte le cariche politiche meno quella del consigliere federale, per cui ora si fanno i nomi di Laura Sadis e Filippo Lombardi. E su quello dei due che ha più chances, l'ex consigliere di Stato non ha nessun dubbio. "Credo sia più facile per Sadis, perché a Berna ha un’ottima reputazione. Ha dimostrato di saper essere una donna di Governo che sa governare aldilà dei populismi. Lombardi è riconosciuto a Berna, ma penso che abbia un passato che non gli permetterà mai di diventare un consigliere federale".

E sulla spaccatura nel PLRT, in seguito alla scelta di Gianluca Cantarelli per completare la lista per il Governo, dopo la rinuncia di Mauro Antonini, Gendotti è decisamente critico verso la dirigenza del partito. "Credo che in un momento come questo sia fondamentale avere dalla nostra parte la sezione di Lugano dove probabilmente si giocherà la partita. Dunque non credo che si possa snobbare una candidatura che viene da Lugano, con un candidato conosciuto che è in gran consiglio, è capogruppo in consiglio comunale ed è una persona che mi sembra avere tutte le caratteristiche per diventare consigliere di Stato. Mi sembra del tutto scontato che se si dovesse arrivare ad un confronto al comitato cantonale sarà Badaracco ad avere la meglio. Non credo sia stata una mossa felice quella di proporre un candidato che non è conosciuto alla popolazione. Per me è un caso chiuso: credo che questa scelta sia stato il frutto dell’inesperienza di chi oggi regge le redini del nostro partito".

Joe Pieracci

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CSI 18.00 del 24.12.2014 Il servizio di Michele Rauch

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