Il risultato finale è di quelli pesanti. Dalle casse biancoblù manca una somma compresa tra i 235 e i 265mila franchi. È quanto si legge nel rapporto che la polizia cantonale ha allestito per far luce sugli illeciti compiuti a spese del Gruppo di sostegno dell’Hockey Club Ambrì-Piotta.
Sotto inchiesta è finito – come noto – un allora membro del Gruppo, che sull’arco di più anni ha attinto agli introiti destinati alla squadra e alla sezione giovanile. Si tratta soprattutto delle entrate che l’associazione (rappresentata dall’avvocato Elio Brunetti) raccoglieva con le lotterie. L’uomo dirottava gli incassi sia mediante bonifici bancari, sia effettuando direttamente, dal conto del sodalizio, pagamenti personali. Il tutto all’insaputa dei vertici del Gruppo e della dirigenza leventinese.
Quelle ai danni dell’Ambrì non sono le uniche malversazioni commesse dal sindaco di Cerentino, autosospesosi nel frattempo dalla carica e dalla presidenza del Patriziato locale. Sempre secondo il rapporto della REF (la sezione specializzata nei reati economico-finanziari) alla parrocchia del Comune valmaggese ha sottratto all’incirca 120mila franchi. Fermo restando che, a differenza di quanto accaduto con l’HCAP, l’importo è stato quasi interamente restituito.
Appropriazione indebita, amministrazione infedele e falsità in documenti i reati ipotizzati nei confronti del 64enne, difeso da Giovanni Molo. Ora il quadro è stato ricostruito. Le risultanze del rapporto andranno contestate all’imputato. Poi l’inchiesta, coordinata dal procuratore pubblico Andrea Gianini, potrà avviarsi verso la sua conclusione.
il Quotidiano del 9.05.2025