Un centinaio di licenziamenti, una quarantina di prepensionamenti e una decina di trasferimenti ad altre filiali. Questi, in sintesi i numeri della mannaia che si è abbattuta sul personale di BSI. La maggioranza dei posti salterà in Ticino, anche se il numero dei licenziamenti a livello cantonale non è ancora del tutto chiaro.
L’istituto di credito, di recente passato da Generali al gruppo finanziario brasiliano BTG Pactual, ha disposto un piano sociale che prevede il versamento di alcune mensilità (mediamente da due a sei) in base ad anzianità di servizio e situazione personale. Poi chi perderà il posto dovrà arrangiarsi, come ha anticipato Liberatv.ch. Il piano sociale è stato approvato quasi all'unanimità dall'assemblea del personale: su alcune riserve di dettaglio si negozierà ancora.
L’annuncio ai dipendenti è stato fatto martedì durante un frequentatissimo incontro in cui era palpabile la preoccupazione per il futuro prossimo, visto che i primi impieghi salteranno già fra poche settimane, per proseguire in modo scaglionato fino a fine 2015. Interrogata sul perché i frontalieri non siano in testa alla lista dei licenziati, la commissione del personale ha risposto in modo chiaro: "Rappresentiamo tutti indistintamente". Di frontalieri ne sarebbero stati assunti diversi negli ultimi anni. Sono stati sollevati timori di una sostituzione dei dipendenti allontanati con altri meno costosi.
Red.MM/Swing
Dal TG12.30:
CSI 12.05 del 01.10.14 -Il servizio di Giorgia Roggiani





