Ticino e Grigioni

"Li ammazzo tutti"

Continua a ritmo serrato il processo per la sparatoria di Via Odescalchi, dove è stato ucciso un 35enne portoghese

  • 12.09.2016, 19:38
  • 07.06.2023, 23:20
La polizia in Via Odescalchi il 9 ottobre 2015

La polizia in Via Odescalchi il 9 ottobre 2015

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Il processo per il delitto di Via Odescalchi è continuato a ritmo serrato per tutto il pomeriggio. I cinque imputati hanno ripercorso i momenti precedenti l’uccisione, l’8 ottobre scorso a Chiasso, di un 35enne portoghese.

Le minacce con la pistola

Il giorno prima della sparatoria, il più giovane degli accusati - lo stesso che ha poi aperto il fuoco contro il lusitano, uccidendolo - ha minacciato con la pistola un albanese, ritenuto vicino alla banda con cui erano venuti alle mani due sere prima in una discoteca di Grancia. Circostanza che gli è valsa l’accusa di messa in pericolo della vita altrui.

“Li ammazzo uno a uno”

Nel frattempo però anche il 35enne, assente durante la rissa, è stato messo in mezzo: in un primo tempo ha cercato di avvertire i cinque della pericolosità degli albanesi, con i quali era verosimilmente invischiato in un traffico di cocaina.

Poi la situazione è andata esacerbandosi, anche a causa di uno scambio di messaggi fra la vittima e sua moglie, che aveva spiegato che un non meglio precisato gruppo di kosovari si era recato nel ristorante, in Italia, dove faceva la cameriera. “Sono venuti dove lavori? Li ammazzo tutti”, la risposta del lusitano. Un equivoco, forse, che lo ha caricato di rabbia, spingendolo a presentarsi armato pure lui all’appuntamento a due passi dal confine.

"A Chiasso per bere qualcosa"

Fra silenzi, smentite, rimpalli di responsabilità, i cinque hanno poi iniziato a parlare della serata in cui è avvenuta l'uccisone: “Siamo andati a Chiasso per bere qualcosa al Maxim (locale a luci rosse, ndr.)”, hanno raccontato alcuni imputati; altri avrebbero proseguito il viaggio verso Milano. Ma la serata è andata diversamente: l’incontro con la vittima, i colpi esplosi e un morto steso a terra.

Il processo riprenderà domani. La sentenza dovrebbe essere emessa martedì della prossima settimana.

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