“L’obbiettivo che ci eravamo fissati di arrivare alla notte con il fuoco parzialmente circoscritto è raggiunto”. Lo ha dichiarato alla RSI Samuele Barenco comandante dei pompieri di Bellinzona, che da mercoledì pomeriggio sono alle prese con un incendio sopra Giubiasco, che ha già distrutto più di un ettaro di vegetazione nella zona di Scarpapè.
“Quando abbiamo interrotto le operazioni di spegnimento con gli elicotteri il fuoco era effettivamente circoscritto all’interno di un perimetro controllato interamente dalle nostre squadre di terra”. Rimane, però l’incognita del vento. “Adesso fortunatamente è un pochino calato, ma le previsioni lo danno ancora presente per tutta la notte”.
La notte
“Abbiamo sostituito il personale con un nuovo turno di lavoro”, racconta Barenco. Una trentina di pompieri trascorreranno la notte nel bosco a sorvegliare l’incendio e a intervenire puntualmente. Domani mattina all’alba le operazioni di spegnimento riprenderanno anche con gli elicotteri.
I rischi
Il fuoco è ancora presente all’interno del perimetro sorvegliato dai militi, ci dice Barenco. “In una condizione normale senza la presenza di vento sarebbe una situazione abbastanza facilmente gestibile. Questo vento così intenso e così caldo, anche questo è una caratteristica importante, rende tutto un po’ più complicato perché da un momento all’altro potrebbe partire una scintilla che salta oltre le nostre linee di protezione e che potrebbe quindi sviluppare ulteriormente il rogo”.
La strategia
L’obbiettivo della notte è proprio riuscire ad evitare che si propaghi ulteriormente, racconta Barenco. “Alle prime luci del giorno, come detto, si riprende. Le previsioni meteo parlano di una riduzione del vento durante la mattinata e questo sarà probabilmente il momento propizio per mettere fine all’incendio. Tutto dipende però da quello che succederà nella notte”.
CSI/SP