Sabato 6 giugno è stata la giornata di ulteriori nuove aperture post lockdown. Siamo in un periodo ancora insicuro dal punto di vista pandemico, ma Pio Aldo Nesa, meglio noto come il “Garuda” di Locarno, colui che da una ventina mantiene viva la Falconeria, ha deciso di riaprire i battenti. Sarà abituato a dialogare con gli avvoltoi, forse. Certo è che la pandemia l’ha piegato, ma non spezzato. “Da sabato finalmente ci risiamo!”, sottolinea.
“Sono stati periodi difficili, sia per il mantenimento della struttura sia degli animali. Vero: abbiamo chiesto e ottenuto i crediti della Confederazione, ma anche bancari visto il lungo tempo di chiusura forzata”, aggiunge.
Momentacci ora apparentemente alle spalle per Pio Aldo Nesa, che la Falconeria l’ha sposata da bimbo. "Il mio sogno divenuto realtà è vivo e non può fermarsi per una seppur dura pandemia. Una passione non facile, soprattutto per chi lavora come me con gli animali", prosegue.
"Oggi guardo al presente. Ma non mi fermo: punteremo tutto sul turismo locale ed elvetico, su chi preferisce non prendere l'aereo. Il nostro parco è in trasformazione. Stiamo infatti portando a termine i lavori de “La Fiaba”, per i più piccoli e -perché no- attrattivo anche per i più grandi, che sveleremo al pubblico nel mese di luglio”, conclude.
Fabio Degli Antoni





