Una nuova inchiesta colpisce la piazza finanziaria luganese. Nei giorni scorsi il Ministero pubblico ha disposto l’arresto (poi confermato) di un gestore patrimoniale. Il 48enne italiano, domiciliato nella regione, è il presidente di una società con sede in via Nassa.
Nei suoi confronti la procuratrice Caterina Jaquinta Defilippi ipotizza i reati di amministrazione infedele e di falsità in documenti. Gli illeciti ammonterebbero a centinaia di migliaia di franchi. Soldi affidatigli da alcuni risparmiatori, prevalentemente stranieri.
Con i loro capitali l’uomo avrebbe comprato le azioni di un gruppo inglese specializzato in servizi informatici, che stava a sua volta per acquisire una società messicana attiva nel settore del gioco e delle scommesse online. In marzo, proprio questa operazione ha indotto la Borsa di Londra a sospendere il titolo.
Di qui la denuncia dei clienti, che ha portato all’avvio del procedimento penale e, come detto, all’arresto del 48enne. Non è dato sapere quale posizione abbia assunto a verbale, né se ci siano altri imputati. Le indagini sono soltanto agli inizi, e ci vorrà del tempo per ricostruire, nei dettagli, l’intera vicenda. Sotto la lente degli inquirenti potrebbero inoltre presto finire ulteriori fattispecie.
Prima Ora del 18.12.2025





