Del posto di polizia alla stazione ferroviaria di Lugano se ne parlava già da dieci anni e ora - dopo decisioni e sospensioni - ci siamo. La struttura è operativa già da metà novembre ed è un punto d'appoggio per tre diverse forze dell'ordine: polizia comunale, guardie di confine e polizia dei trasporti. Possono collaborare ma allo stesso tempo lavorare in maniera indipendente.
Nei locali sono presenti celle e uffici, ma non si tratta di uno sportello con agenti fissi. Per il comandante della polizia luganese Roberto Torrente è piuttosto un ufficio dinamico, per velocizzare controlli, fermi e verifiche. In futuro con l’apertura di Alptransit, la stazione sarà ancor più un posto sensibile e con l’aumento dei passeggeri dovranno progredire anche i controlli.
Un terzo degli interventi delle guardie di confine è inoltre sul vettore ferroviario: gli agenti possono spingersi nel territorio fino oltre Gottardo. Per questo dal 2008 le guardie incaricate sono passate da 10 a 30, come ha confermato il comandante capo Mauro Antonini. Aumenteranno anche i posti di appoggio: oltre a Lugano, ce n’è già uno a Cadenazzo e ad Arth-Goldau. Il prossimo sarà creato a Bellinzona e ve ne sarà uno pure a Mendrisio una volta completata la tratta ferroviaria Mendrisio-Varese.
Per Michele Bertini, capo dicastero Polizia, il posto congiunto in stazione concretizza finalmente un'esigenza della popolazione e consente a Lugano di restare una tra le città più sicure della Svizzera.
Red. MM/CSI/PK
Dal Quotidiano
CSI 18.00 del 10.12.2014 - Il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 10.12.2014, 19:15
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