Ticino e Grigioni

Manuele Bertoli, un bilancio lungo 12 anni

Nella conferenza stampa di commiato, il Consigliere di Stato socialista ha ripercorso la sua carriera in Governo, tra successi e difficoltà

  • 31 marzo 2023, 21:49
  • 24 giugno 2023, 06:12

L'ultima di Bertoli

Il Quotidiano 31.03.2023, 19:00

Di: Quotidiano/dielle

Un'ora, a braccio, punto per punto. Così Manuele Bertoli oggi (venerdì), alla vigilia del weekend elettorale, ha ripercorso in conferenza stampa, snocciolando una lista dettagliata, i suoi 12 anni nel governo cantonale. Ed è subito apparso chiaro, che pur occupandosi anche di cultura e sport, sia stata la scuola il centro del suo lavoro.

Dai milioni ottenuti per la digitalizzazione, alla gestione della pandemia.12 anni che accompagnati da impegno, successi e difficoltà. E dal 2011, da quando siede in Consiglio di Stato, quella virata verso la scuola dell'obbligo dopo che il suo predecessore Gabriele Gendotti era stato impegnato con la nascita e lo sviluppo dell'università.

“Io credo che la scuola dell’obbligo sia davvero il centro della collettività, perché è quell’elemento forte che prepara gli adulti di domani” dice Bertoli ai microfoni della RSI. Una scuola che avrebbe voluto riformare di più, ma fu il popolo nel 2018 a bocciare "La scuola che verrà".

“Capita… capita nelle votazioni popolari. Credo però che il fatto che una parte consistente della riforma sia stata recuperata nel 2020, e penso che lo sarà anche in futuro, mi fa dire che le cose che devono essere fatte alla fine si impongono da sé”.

Quell’entrata ‘difficile’ in Governo e il rapporto con i docenti

Il ricordo corre anche all'elezione in governo, nel 2011. E a quella seduta lunga e non facile che diede vita al nuovo Esecutivo, dove erano appena entrati Bertoli, Norman Gobbi e Paolo Beltraminelli.

“Poi alla fine si capì che i leghisti erano pronti a prendere il Dipartimento del territorio e quello delle Istituzioni, perché Norman era portato – diciamo così (ride, ndr) – per condurre la polizia e quella dimensione piuttosto militare, … E così alla fine restammo io e Paolo Beltraminelli sul DSS e sul DECS, giungendo poi alla conclusione, che doveva arrivare perché erano ormai le 18 passate, con la soluzione che per me è sempre stata positiva”.

Un impegno, quello del consigliere di Stato, che ha cambiato la sua gestione del tempo: “Delle volte mi è capitato anche di lavorare di notte, che può sembrare una cosa strana, ma è un momento che ben si presta per fare delle cose concettuali e di riflessione, senza nessuno che passa in ufficio, che scrive, che telefona, … che ti disturba”.

E tra le lettere e le telefonate ricevute, ci sono state anche quelle di docenti, che hanno criticato il loro capo dipartimento, dicendosi poco ascoltati: “Posso dire che sarebbe sicuramente stato anche più facile fermarmi: avrei potuto non fare nulla, dare ogni tanto qualche ‘carezza’, affermare di capire il loro disagio… e avrei avuto forse meno nemici. Non è però questa la funzione di un Consigliere di Stato, non è la funzione di chi vuole fare progredire delle politiche”.

E in quanto a trasloco, concludiamo, a che punto è? “Ho portato il pianoforte a Campo Blenio, dove ho un appartamento, e poi ho sistemato le mie casse con le mie cose, ma io non sono un accumulatore, per cui non ho molte cose da portare via… soprattutto qualche ricordo, qualche omaggio o regali legati a parti di questi dodici anni”.

Bertoli traccia il suo bilancio in Governo

SEIDISERA 31.03.2023, 18:56

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