Da settembre le guardie di confine ticinesi collaboreranno con la SUPSI per comunicare meglio con i profughi che raggiungono la frontiera sud. Lo ha dichiarato lunedì mattina, durante la trasmissione di approfondimento Modem, il comandante delle guardie di confine Mauro Antonini.
“Prossimamente ci sarà un incontro con i professionisti della comunicazione della SUPSI direttamente al fronte, per analizzare le procedure di comunicazione in atto e identificare con loro un modo per poter comunicare con queste persone in maniera puntale”, ha precisato Antonini.
La necessità di comunicare meglio con chi arriva a Chiasso è stata sottolineata anche dalla responsabile per la Svizzera e il Liechtenstein dell’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite Anja Klug. “Ci sono alcuni punti deboli sui quali lavorare”, ha dichiarato Anja Klug, “uno di questi riguarda la possibilità di trasmettere le informazioni utili anche a chi non parla italiano, tedesco o inglese”.
CSI/FrCa
Ultima fermata: Como
Modem 29.08.2016, 08:20
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